28 aprile

Leggiamo …

Proponiamo un significativo brano da “Uccelli da gabbia e da voliera” di ANDREA DE CARLO ..

Il protagonista di questo romanzo è un giovane di grande temperamento che sa ciò che vuole  e si applica con decisione per ottenerlo. C’è in lui una specie di fatalismo, come se il suo percorso sia guidato da una forza esterna, ma questa sensazione non frena il suo “decisionismo”, cioè tendenza ad agire con rapidità una volta fatta una scelta. La vicenda è ambientata prima in America e poi nella Milano frenetica dei nostri tempi. Nel brano che presentiamo il protagonista descrive l’incidente automobilistico da lui provocato con ricchezza di particolari che danno l’esatta “sequenza” dell’impatto.

 

Alle tre del pomeriggio sto guidando la mia MG(1) bianca lungo Goldfinch Avenue verso le colline, con una cassetta dei Rolling Stones(2)  a tutto volume sullo stereo, e salto uno stop senza accorgermene. Vedo una Chevette(3) verde chiaro che mi arriva da destra, scivola verso me come un piccolo cetaceo sott’onda. Non cerco di frenare, o di girare il volante. Guardo il verde chiaro che si avvicina, senza togliere il piede dall’acceleratore. C’è un rumore completo, perfetto: una specie di PTRAC molto concentrato, dove le diverse note di sovrappongono una all’altra invece di dilatarsi in varie direzioni com’è normale. È un suono che ne racchiude molti, li semplifica e arricchisce di sfumature allo stesso tempo. La MG è senza cofano, senza spazio per le gambe; gira molto alla svelta su se stessa. Vedo l’incrocio da parecchi punti di vista simultanei; da fermo, in una prospettiva rovesciata rispetto a quando venivo. Queste immagini non sono distinte l’una dall’altra, articolate a formare una sequenza; si comprimono nello spazio di una frazione di secondo. Per effetto della compressione, o per renderla possibile, ogni immagine perde i propri contorni, si fonde con quelle che l’hanno preceduta e seguita. La MG è ferma in modo definitivo: compressa come le immagini della sequenza, come i suoni dell’impatto. Tiro fuori le gambe, piano. Sono in piedi sull’asfalto; guardo il volante storto, il cofano rincagnato. Ma è strano, perché non mi sembra affatto una sensazione sgradevole. Forse non dovrei dirlo, ma è così. Ho in testa questa specie di frullato di avvenimenti meccanici: l’impatto e la rotazione e l’arresto improvviso che mi fa volare verso il parabrezza e rimbalzare contro lo schienale. Non sono sensazioni sgradevoli; non ho niente di rotto.

Note

  1. piccola macchina sportiva
  2. famoso gruppo musicale
  3. auto della marca Chevrolet.

Biografia …

Il 28 APRILE 1982 ANDREA DE CARLO pubblica il romanzo “Uccelli da gabbia e da voliera” …

Andrea De Carlo nasce a Milano l’11 dicembre 1952, studia al Liceo Berchet di Milano e si laurea in Lettere Moderne della sua città. Viaggia molto e risiede per diverso tempo in varie città degli USA, tra le quali New York, e in Australia. Ritornato a Milano si occupa anche di  cinema facendo l’assistente di Federico Fellini per il film “E la nave va”. Nel 1981 pubblica il suo primo romanzo “Treno di panna” che lo fa conoscere al grande pubblico. Ma molto più personale ed interessante si presenta “Uccelli da gabbia e da voliera” pubblicato il 28 aprile 1982, nel quale mostra uno stile di scrittura innovativo, in linea con la tendenza degli “scrittori giovani” molto attivi in quegli anni. A giudizio della critica la sua migliore opera  è “Due di due” (1989), nel quale descrive l’amicizia di due giovani molto diversi per temperamento ma complementari perché fondano il loro rapporto sulla tolleranza. Tra le opere successive si segnalano “Mare di verità” (2006) e “Cuore primitivo” (2014). De Carlo spesso presenta personaggi irrequieti che cercano nei viaggi anche avventurosi un’occasione per dar sfogo alla loro vitalità. Individui un po’ scontenti di sé che nella frenesia di vita cercano un’illusione di successo e di affermazione.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
A casa dei suonatori non andar per serenate

MODO DI DIRE
Pari pari: Senza la minima variazione.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA