26 settembre

Leggiamo …

Proponiamo un brano dal romanzo di ALBERTO MORAVIA “La disubbidienza” …

In alcuni romanzi Moravia descrive benissimo la difficoltà del passaggio dall’infanzia all’adolescenza, quando l’individuo vede scomparire le sue certezze e deve confrontarsi con il mondo degli adulti, che egli non conosce e spesso non capisce. Egli descrive anche molto bene la scoperta del cambiamento del proprio corpo, che a volte genera stupore e in qualche caso anche ribellione, come si legge in questo brano.

Da La disubbidienza

Passate le vacanze nel solito luogo al mare, Luca tornò in città con la sensazione che non stava bene e si sarebbe presto ammalato. Egli era cresciuto in maniera anormale negli ultimi tempi e a quindici anni aveva già la statura di un uomo adulto. Ma le spalle erano rimaste strette e gracili; e nel viso bianco, gli occhi tropo intensi parevano divorare le guance smunte e la fronte pallida. Fosse stato consapevole di questa sua gracilità e dei pericoli che comportava, si sarebbe forse raccomandato ai genitori affinché gli facessero sospendere gli studi; ma come avviene in una età come la sua in cui la sensibilità è sveglia e la coscienza ancora assopita, egli non riusciva a stabilire alcun nesso tra questa indebolita condizione fisica e la sua profonda ripugnanza per gli studi. Era sempre andato a scuola e gli pareva naturale continuare ad andarci. Anche se talvolta gli sembrava che le cose che doveva imparare non gli si presentassero distribuite ordinatamente nell’avvenire, secondo i giorni e i mesi dell’anno scolastico, ma tutte raccolte davanti a lui, in una massa ritta e invalicabile, simile ad una montagna le cui lisce pareti non offrissero alcun appiglio per aggrapparsi e sormontarla.
Non era la volontà che gli mancava, bensì l’impulso fisico, il coraggio del corpo. Il quale gli pareva talvolta che gli mancasse di sotto, come un cavallo stremato e ottenebrato dalla fatica sotto il cavaliere che lo sprona invano.

Note

  1. In alcuni romanzi Moravia descrive la difficoltà del passaggio dall’infanzia all’adolescenza, quando l’individuo vede scomparire le sue certezze e deve confrontarsi con il mondo degli adulti che egli non conosce e spesso non capisce. Egli sottolinea che anche la scoperta consapevole del proprio corpo a volte genera stupore e in qualche cassi ribellione. Ecco perché gli adolescenti spesso sono irrazionali e problematici. In questo brano Moravia coglie con profondità questa circostanza dimostrando una indiscussa conoscenza dell’animo umano.

Scopriamo la lingua …

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Biografia …

Il 26 SETTEMBRE 1990 muore ALBERTO MORAVIA, grande protagonista della narrativa italiana …

Alberto Moravia nasce a Roma il 28 novembre 1907. A causa di una malattia non può frequentare la scuola e studia da solo. Ottiene un clamoroso successo nel 1929, a soli 22 anni, con il romanzo Gli indifferenti, spietato quadro degli ambienti borghesi romani, insensibili, o meglio “indifferenti”, a qualsiasi morale. Il romanzo anticipa le tematiche tipiche dell’autore che prosegue la sua attività con opere sempre interessanti: Le ambizioni sbagliate (1935), Agostino (1944) e La disubbidienza (1948). Notevoli sono anche numerosi suoi saggi e alcune opere teatrali tra cui spicca Beatrice Cenci (1958). La sua fama cresce con La ciociara (1957) e La noia (1960). Collabora con diverse riviste e scrive resoconti di viaggio che diventano famosi. Moravia è considerato uno dei più grandi romanzieri italiani per la sua capacità di descrivere la crisi della civiltà moderna causata dalla perdita dei valori morali, sostituiti dal desiderio di ricchezza e di piacere. L’egoismo porta all’incomunicabilità tra gli individui e alla solitudine, che spesso si trasforma nella rinuncia ad agire con forza per difendere la propria personalità. Moravia sa raccontare la crisi degli individui attraverso un’attenta analisi della loro psicologia su uno sfondo di minuziosa realistica descrizione degli ambienti. Egli muore a Roma il 26 settembre 1990.

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