26 maggio

Leggiamo …

In “Viaggio in Italia” ecco come GUIDO PIOVENE giudica alcune città del nostro paese …

In quest’opera Piovene mette in evidenza la sua grande esperienza di giornalista inviato, abituato quindi ai resoconti, ai reportage, alle descrizioni. Egli dà un quadro significativo dell’Italia degli anni Cinquanta, con le sue bellezze e le sue contraddizioni, ma soprattutto con quella vitalità e spirito di ricostruire, di operare di impegnarsi per rendere più moderno il paese. Di seguito si danno due esempi di descrizione di città diverse, per le quali egli coglie gli aspetti più interessanti di ciascuna realtà che egli osserva.

Ascoli Piceno. Ascoli Piceno è una tra le più belle piccole città d’Italia, e non ne vedo altra che le assomigli. André Gide la prediligeva…bella come alcune città della Francia del Sud, non tanto per questo o quel monumento, ma per il suo complesso, la qualità antologica, l’incanto che viene da nulla e da tutto. Bisogna avervi passeggiato, a cominciare da Piazza del Popolo, la piazza italiana che insieme con quella di San marco a Venezia dà più un’impressione di sala, cinta da porticati, chiusa dalla stupenda abside di San Francesco; o costeggiando il Battistero del Duomo; o lungo le rive scoscese del Tronto; e per le strade strette, chiamate rue, dove i palazzi non si contano; e che si allargano in piazzette. Ascoli è città di torri. Si succedono molti stili, il romanico, il gotico, il rinascimentale, il barocco, con chiese dalle pareti di pietra, senza finestre; un travertino d’un grigio caldo, uniforme, senza intonaco, tutto ornato, istoriato, e su ogni porta e finestra vedi frutta, fogliami, cariatidi femminili, fiori, animali, stelle, o anche semplicemente proverbi e sentenze scolpite.
Palermo. Il disegno dei monti e degli scogli che circondano il porto, tendenti all’ocra ed al violetto, sulle acque d’un azzurro carico, quale lo si contempla dal Monte Pellegrino, è meno dolce, meno tenero, ma più puro dei monti circondanti Napoli. Come in Grecia, in Sicilia la natura è rimasta ferma a modelli eterni, e hanno mutato invece gli uomini. Il contrasto fa la natura anche più alta e più lontana; l’animo di chi guarda è costretto a una specie di altalena perpetua.

Nota

  1. spaventa, è un termine derivato da “L’infinito” di Leopardi

Biografia …

Il 26 MAGGIO 1946 GUIDO PIOVENE pubblica il romanzo “Pietà contro pietà” …

Guido Piovene nasce a Vicenza il 27 luglio 1907 da una nobile famiglia e si laurea in Filosofia alla Statale di Milano. Comincia la professione di giornalista all’”Ambrosiano” di Milano anche come inviato in Germania. Passa poi al “Corriere della Sera” e ad altri quotidiani sempre con il ruolo di inviato negli USA e in Russia. Nel 1931 pubblica i primi racconti ma è molto importante la data del 26 maggio 1946 quando pubblica “Pietà contro pietà”, uno dei suoi migliori romanzi. Rimane celebre nel 1957 il suo “Viaggio in Italia”, un reportage significativo e molto istruttivo sulla situazione del nostro Paese nel periodo del “boom economico”. Nel 1963 con “Le furie” racconta del suo ritorno nella città natale, Vicenza, con l’emozione di un salto nel passato e con l’ossessione di tanti ricordi che lo assaltano con forza. È anche importante “Le stelle fredde” (1970) che vince il Premio Strega. Egli muore a Londra il 12 novembre 1974. Piovene imposta la sua narrazione sull’indagine psicologica dei suoi personaggi tenendo sempre presente la sua formazione moralistica cattolica ma nel pieno rispetto del liberalismo illuminista. Egli costata che il mondo vive una crisi profonda nascosta dal benessere materiale e rimpiange i sani principi etici del passato.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Il letto si chiama rosa, se non si dorme si riposa

MODO DI DIRE
Venire al punto: Affrontare l’argomento più importante.

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