25 maggio

Leggiamo …

Da “Tutte le poesie” di ELIO PAGLIARANI si giudica significativa questa sentimentale composizione …

Ecco un esempio di poesia-non poesia, di una poesia prosaica, scritta senza quasi punteggiatura e con frasi che si susseguono in modo disordinato. Resta il senso generale della composizione: i rapporti complessi tra i due innamorati e l’estremo bisogno d’amore del poeta.

Che ci portiamo addosso il nostro peso
lo so, che schermaglia d’amore è adattamento,
guizzo, resistenza necessaria perché baci
la nostra storia i nostro uomo-donna
non solo all’ombra dei parchi
l’imparo ora, forse.
Oh, ma scompagna come il vento
freddo di viale Piave i giorni scorsi, e spaura(1),
quanto di me non solo porto
sulle spalle, ma mi tocca travasare
adattare al tuo fusto flessibile
e scontroso.
Io che speravo
necessario e sufficiente solo il fiore
che affiora, tocco con le carezza oltre che il tuo
fusto flessibile lo specchio la certezza
di come sia insufficiente il mio amore
per la tua capacità di comprenderlo,
per la tua capacità di comprenderlo
come sia immane il mio bisogno d’amore.

Nota

  1. spaventa, è un termine derivato da “L’infinito” di Leopardi

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi disprezza, compra

MODO DI DIRE
Fare la fine del topo: Rimanere intrappolato.

Biografia …

Il 25 MAGGIO 1927 nasce ELIO PAGLIARANI, poeta affascinato dal rinnovamento del linguaggio …

Elio Pagliarani nasce a Viserba, vicino a Rimini, il 25 maggio 1927, si laurea in Scienze Politiche all’Università di Padova e si trasferisce a Milano. Qui si dedica all’insegnamento e collabora con quotidiani e varie riviste. Nel 1960 si trasferisce a Roma e si fa apprezzare come collaboratore delle riviste “Officina”, “Nuovi argomenti” e “Il Menabò”. Pagliarani partecipa al “Gruppo ‘63”, che vuole far rinascere la letteratura su basi del tutto nuove, ma assume però posizioni personali un po’ diverse dagli altri componenti. Importante la sua attività di redattore di alcuni giornali come “Paese Sera”. Pagliarani scrive numerose raccolte poetiche e fra esse bisogna ricordare “La ragazza Carla” (1960), “Epigrammi ferraresi” (1987) e “La ballata di Rudi” (1995). Egli muore a Roma l’8 marzo 2012. Pagliarani sceglie per la sua poesia tematiche legate alla vita reale soprattutto dei ceti poveri che vivono ai margini della società. La sua è quindi una poesia di denuncia sociale che mira a rendere onore a chi soffre in una società ostile. I suoi versi spesso diventano quasi prosa perché all’apparenza non rispetta le regole tradizionali anche se spesso qualche struttura del passato emerge come nascosta nel “verso lungo”. Egli quindi si può definire un poeta sperimentale con qualche nostalgia per la tradizione.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA