25 gennaio

Leggiamo …

Dal noto romanzo “Oceano mare” di ALESSANDRO BARICCO ecco il brano “Dipingere il mare con il mare” …

Da “Oceano mare”:
Dipingere il mare con il mare(1)

Sabbia a perdita d’occhio, tra le ultime colline e il mare – il mare – nell’aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare. Potrebbe essere la perfezione – immagine per occhi divini – mondo che accade e basta, il muto esistere di acqua e terra, opera finita ed esatta, verità – verità – ma ancora una volta è il salvifico2 granello dell’uomo che inceppa il meccanismo di quel paradiso, un’inezia che basta da sola a sospendere tutto il grande apparato di inesorabile verità, una cosa da nulla, ma piantata nella sabbia, impercettibile strappo nella superficie di quella santa icona3, minuscola eccezione posatasi sulla perfezione della spiaggia sterminata. A vederlo da lontano non sarebbe che un punto nero: nel nulla, il niente di un uomo e di un cavalletto da pittore. Il cavalletto è ancorato con corde sottili a quattro sassi posati nella sabbia. Oscilla impercettibilmente al vento che sempre soffia da nord. L’uomo porta alti stivali e una grande giacca da pescatore. Sta in piedi, di fronte al mare, rigirando fra le dita un pennello sottile. Sul cavalletto, una tela. E’ come una sentinella – questo bisogna capirlo – in piedi a difendere quella porzione di mondo dall’invasione silenziosa della perfezione, piccola incrinatura che sgretola quella spettacolare scenografia dell’essere. Giacché sempre è così, basta il barlume di un uomo a ferire il riposo di ciò che sarebbe a un attimo dal diventare verità e invece immediatamente torna ad essere attesa e domanda, per il semplice e infinito potere di quell’uomo che è feritoia e spiraglio, porta piccola da cui rientrano storie a fiumi e l’immane repertorio di ciò che potrebbe essere…  

Note

  1. Il brano è un caratteristico esempio della narrativa di Baricco. Non si dà nessuna indicazione di spazio e di tempo e la descrizione presenta una situazione poco realistica. Per lo stile si noti la complessa struttura sintattica per le riflessioni e la brevità delle frasi descrittive. Il concetto espresso è che l’uomo è un elemento di disturbo della perfezione della natura e questo è sempre stato nel corso della storia determinata dall’azione dell’essere umano.
  2. che porta salvezza
  3. immagine sacra.

Biografia …

Il 25 GENNAIO 1958 nasce ALESSANDRO BARICCO, uno degli scrittori attuali di maggiore successo …

Alessandro Baricco nasce a Torino il 25 gennaio 1958, studia al Liceo Alfieri della sua città e si laurea in Filosofia. Profondo conoscitore di musica classica scrive saggi su Rossini e sul rapporto tra musica e tendenze del moderno. Collabora con alcuni quotidiani come critico musicale e comincia a sua attività di scrittore con romanzi che hanno subito successo: “Castelli di rabbia” (1991), “Oceano mare” (1993) e “Novecento” (1994). Per la critica Baricco è un tipico autore “postmoderno”, cioè di quella tendenza che usa vari riferimenti letterari mescolandoli attraverso citazioni o circostanze già trattate da altri autori. Nelle sue opere insomma Baricco inserisce “luoghi comuni” della narrativa, imitazione di dialoghi molto noti, accenni di narrazione subito interrotta e inserimento di nuove situazioni. Descrive personaggi-tipo tratti da autori famosi, ambientazioni non definite e a volte fantastiche. Egli opera un rimescolamento di qualcosa di già inventato che, egli sostiene, assume il carattere di novità. La critica si mostra nei suoi confronti i modo controverso, perché alcuni apprezzano queste innovazioni letterarie, altri le criticano aspramente giudicandole impersonali e di poco valore. Il fatto che rimane, però, è che le sue opere hanno successo presso i lettori.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Il lavoro nobilita l’uomo

MODO DI DIRE
Cavar sangue dalle rape: Fare una cosa impossibile.

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