25 aprile

Leggiamo …

Da “Rime” di TORQUATO TASSO si può apprezzare la musicalità del sonetto “Ne gli anni acerbi tuoi” …

Poesia di elogio della bellezza di Lucrezia d’Este. La donna non è più giovane ma la sua bellezza ancora non ha paragoni.
I numerosi riferimenti alla natura rendono più efficace il complimento e arricchiscono di fascino il paragone.

Ne gli anni acerbi tuoi(1), purpurea rosa
sembravi tu ch’a i rai tepidi, a l’ora
non apre il sen(2), ma nel suo verde ancora
verginella s’asconde e vergognosa(3);
o piuttosto parei, ché mortal cosa
non s’assomiglia a te(4), celeste aurora
ch’imperla le campagne e i monti indora
lucida in bel sereno e rugiadosa(5).
Or la men verde età nulla a te toglie(6);
né te, benché negletta, in manto adorno
giovinetta beltà vince o pareggia(7).
Così è più vago il fior poi che le foglie
spiega dorate, e ‘l sol nel mezzo giorno
via più che nel matin luce e fiammeggia(8).

Note

  1. nella tua giovinezza
  2. sembravi come una rosa rossa che al mattino non apre ancora le parti più interne
  3. ma tiene ancora nascoste, quasi vergognandosi, le sue parti intime
  4. nessuna cosa ti assomiglia
  5. sei come una aurora che abbellisce i monti e rende fresca la terra
  6. ora l’età matura non toglie niente alla tua bellezza
  7. nessuna giovane ben ornata supera te senza ornamento
  8. come te anche i fiori sono più belli a mezzogiorno non al mattino

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Sotto la neve pane, sotto l’acqua fame

MODO DI DIRE
Mettere i bastoni tra le ruote: Ostacolare.

Biografia …

Il 25 APRILE 1595 muore Torquato Tasso, nato a SORRENTO, il grande e malinconico poeta di fine Cinquecento …

Torquato Tasso nasce a Sorrento, vicino a Napoli, l’11 marzo 1544, al seguito del padre gira diverse città d’Italia e studia a Padova Legge, Filosofia ed Eloquenza. Nel 1565 entra al servizio dei Duchi d’Este a Ferrara e lì trascorre diversi anni componendo opere molto importanti: “Aminta” (1573), “Gerusalemme Liberata” (1575) e Rime (1591). Spirito tormentato, Tasso vive profonde contraddizioni culturali ed ideologiche che segnano la sua psiche. Dà segni di squilibrio mentale e rimane rinchiuso nell’Ospedale di S. Anna a Ferrara per ben sette anni. Quando esce continua la sua scrittura di opere ma la sua sensibilità rimane molto colpita, gira per diverse città d’Italia ed infine si stabilisce a Roma, dove muore il 25 aprile1595. Tasso soffre molto la rigida moralità cattolica stabilita dalla Controriforma. Educato alla libera cultura del Rinascimento non si adatta alle severe regole morali che frenano la sua ispirazione poetica. Spinto da scrupoli religiosi sottopone la sua opera più importante, “Gerusalemme Liberata”, al giudizio di rappresentanti della gerarchia ecclesiastica e la riscrive per obbedire alle loro imposizioni. Tutto questo pesa molto sul suo fragile equilibrio psicologico. Tasso è un grandissimo poeta lirico e nei suoi “madrigali” e in molte rime raggiunge alti vertici poetici che fanno di lui uno dei più grandi autori della nostra letteratura. Anche con l’“Aminta” ottiene uno dei modelli più grandi di “dramma pastorale”, genere molto apprezzato in quegli anni.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA