24 febbraio

Leggiamo …

Da “Libro dei versi” di ARRIGO BOITO presentiamo la sorprendente poesia “Dualismo” …

Con tipico atteggiamento scandalistico degli “scapigliati” Boito stravolge i consueti metri di giudizio. Immagina la disperazione degli angeli e la serenità felice dei demoni: ed egli si sente sospeso tra le due condizioni. Tutto è stravolto perché con nuova sensibilità bisogna dare diversi significati al mondo e alla realtà e si deve dare un taglio del tutto innovativo alla cultura e alla letteratura.

Son luce e ombra; angelica d
farfalla o verme immondo,
sono un caduto chèrubo(1)
dannato a errar nel mondo,
o un demone che sale,
affaticando l’ale,
verso un lontano ciel(2).
Ecco perché nell’intime
cogitazioni io sento
la bestemmia dell’angelo
che irride al suo tormento,
o l’umile orazione
dell’esule dimòne
che riede a Dio, fedel(3).
Ecco perché m’affascina
l’ebbrezza di due canti,
ecco perché mi lacera
l’angoscia di due pianti(4)

Note

  1. un angelo cherubino decaduto
  2. il paradosso del cambiamento dei destini dell’angelo che si danna e del diavolo che sale al cielo
  3. nei pensieri dell’autore avviene scambio di ruoli e di destini dell’angelo e del diavolo
  4. il poeta è affascinato dalla contraddizione, dagli opposti, da una realtà che viene rivoltata.

Biografia …

Il 24 FEBBRAIO 1842 nasce ARRIGO BOITO, scrittore, poeta e musicista dell’Ottocento …

Arrigo Boito nasce a Padova il 24 febbraio 1842 e da giovane studia musica al Conservatorio di Milano e ciò gli consentirà in seguito di comporre opere liriche importanti. Viaggia molto in Europa e a Parigi conosce i grandi musicisti del tempo, tra cui Rossini e Verdi. Negli anni ’60 si dedica alla poesia seguendo la tendenza della Scapigliatura, ma dopo il 1868 si impegna solo nel campo musicale. Compone il libretto e la musica del “Mefistofele” e del “Nerone”, dimostrando grande varietà di creazione artistica. Compone in seguito i libretti per le opere liriche di Verdi, “Otello” e “Falstaff”. Nella parte finale della sua vita scrive altre opere che tengono in considerazione le nuove tendenze poetiche. Muore a Milano il 10 giugno 1918. L’attività poetica fondamentale di Boito è concentrata nelle raccolte “Re Orso” e “Libro dei versi”, nelle quali egli mira a distruggere le forme tradizionali della poesia creando versi dal ritmo non armonico per ottenere una nuova musicalità e forme espressive innovative. A volte il suo stile appare ironico e graffiante, altro volte diventa patetico e sentimentale, ma sempre sotto il suo sicuro controllo.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
La prima si perdona, la seconda si bastona

MODO DI DIRE
Vendere cara la pelle: Difendersi con tutte le forze

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA