22 settembre

Leggiamo …

Ecco la poesia “I due vicini” tratta dalla raccolta “Vita letteraria” di FRANCESCO MARIA MARTINI …

Questa poesia è il ricordo di una vicina di casa per la quale c’è stato un affettuoso sentimento. La memoria riporta alla mente un passato non felice, la monotonia di giorni sempre uguali, tristi e senza grandi prospettive. I continui punti di sospensione indicano il disordine dei pensieri.

Da Vita letteraria
I due vicini

Piangi ma come? ma senza un perché?
piangi con mute lacrime soavi…
piangi, ma buona…ti dimenticavi,
piangi, da tempo s’ lungo, di me…
della mia casa che a la tua somiglia,
fiorita per un sogno provinciale,
tanto vicina, e anch’essa con le scale
a chiocciola, che sembra una conchiglia…
Dimenticavi: su la stessa via
noi passavamo quasi tutti i giorni:
erano tristi, sempre, i tuoi ritorni
e rassegnati come un’agonia…
La domenica qualche pellegrino
veniva a te con la sua sacca vuota:
tu davi il pane, o mia soave ignota,
e nuova fede per il suo cammino.

Note

  1. Ricordo di un passato non felice, di una vicina per la quale c’è stato un affettuoso sentimento, di monotonia di giorni sempre uguali, tristi e senza grandi prospettive. I continui punti di sospensione indicano le memorie disordinate ma sempre piene di mestizia.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare: Se frequenti cattive compagnie inevitabilmente imparerai da questa a comportarti male.

MODO DI DIRE
Fare un buco nell’acqua: Fare un tentativo inutile.

NEOLOGISMO
neopacifismo: nuovo pacifismo

Biografia …

Il 22 SETTEMBRE 1931 muore FRANCESCO MARIA MARTINI, poeta dalla pessimistica visione della vita …

Fausto Maria Martini nasce a Roma il 18 agosto 1896. Studia nella sua città e si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, ma ben presto manifesta interesse per la poesia, affascinato dall’opera del suo concittadino Sergio Corazzini. Le sue prime opere poetiche seguono il modello di Pascoli e di D’Annunzio, ma poi decide di comporre versi semplici, quasi da prosa. Colpito dalla morte di Corazzini fa un lungo viaggio negli USA. Al ritorno, nel 1910, pubblica la raccolta poetica Poesie provinciali e inizia la collaborazione con la “Tribuna” di Roma. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale e riceve una grave ferita e viene gravemente ferito. Quando si riprende scrive romanzi, come Il cuore che m’hai dato (1925) e opere teatrali, come Mattutino (1929). Muore a Roma il 22 settembre 1931. Martini ha un’idea dolorosa della vita, accentuata dai drammi vissuti in guerra. In tutte le sue opere emerge una tristezza di fondo che deriva dalla convinzione che l’uomo non può trovare mai serenità e gioia in tutto ciò che compie. La stessa scelta di ambienti popolani, di personaggi umili che lottano ogni giorno per la sopravvivenza accentuano l’effetto dolente delle sue creazioni.

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