22 giugno

Leggiamo …

Da “Note autobiografiche” di GIUSEPPE MAZZINI ecco la drammatica confessione di “La tempesta del dubbio” …

In questo brano Mazzini parla del dubbio che lo assale dopo diversi anni di lotte e di insurrezioni fatte dai suoi seguaci e che si concludono con il fallimento e con la fucilazione di tanti giovani accusati di tradimento dagli Austriaci. Il dubbio atroce che lo assale è quello se sia giusto che tanti patrioti muoiano per le sue idee. Egli sente il peso della responsabilità e per certi aspetti si sente colpevole per tante morti. Queste righe dimostrano la grande sensibilità di un uomo che crede nei suoi ideali ma al tempo stesso si pone un dubbio umanamente comprensibile generato dalla pietà per il sacrifico di tanti giovani patrioti

Quand’io mi sentii solo nel mondo, solo, fuorché colla mia povera madre, lontana e infelice essa pure per me, m’arretrai atterrito davanti al vuoto. Allora, in quel deserto, mi s’affacciò il dubbio. Forse io errava e il mondo aveva ragione. Forse l’idea ch’io seguiva era un sogno…Il giorno in cui quei dubbi mi solcarono l’anima, io mi sentii non solamente supremamente e inesprimibilmente infelice, ma come un condannato conscio(1) di colpa e incapace d’espiazione. I fucilati d’Alessandria, di Genova, di Chambery(2), mi sorsero innanzi come fantasmi di delitto e rimorso pur troppo sterile. Io non poteva farli rivivere. Quante madri avevano già pianto per me! Quante piangerebbero ancora s’io m’ostinassi nel tentativo di risuscitare(3) a forti fatti, al bisogno d’una patria comune, la gioventù dell’Italia? E se questa patria non fosse che una illusione(4) ? Se l’Italia, esaurita da due epoche di civiltà, fosse oggimai condannata dalla Provvidenza a giacere senza nome e missione propria, aggiogata(5) a nazioni più giovani e rigogliose di vita? D’onde traeva io il diritto di decidere sull’avvenire e trascinare centinaia, migliaia d’uomini al sagrifizio(6) di sé e d’ogni cosa più cara7?

Note

  1. consapevole
  2. sono località dove muoiono fucilati tanti giovani seguaci di Mazzini
  3. incitare
  4. e se la lotta per l’Italia libera era irrealizzabile?
  5. sottomessa
  6. sacrificio
  7. che diritto ho di chiedere la morte a tanti giovani in nome dell’ideale di un’Italia libera?

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi trova un amico trova un tesoro

MODO DI DIRE
Scamparla: Uscire incolume, per fortuna.

Biografia …

Il 22 GIUGNO 1805 nasce GIUSEPPE MAZZINI, il grande teorico del Risorgimento italiano …

Giuseppe Mazzini nasce a Genova il 22 giugno 1805 e fin da giovane manifesta ideali di forte passione politica e di grande amore per l’Italia che egli vuole libera e forte. Per queste sue convinzioni fonda nel 1831 la “Giovine Italia” che raccoglie intorno a sé tanti giovani patrioti. I suoi seguaci partecipano attivamente a tutti i tentativi insurrezionali degli anni Quaranta, che si concludono nel 1849 con il fallimento della Repubblica Romana. Desidera che in Italia nasca una repubblica e perciò, oltre che gli Austriaci, si fa nemici prima i re di Sardegna e poi la polizia del Regno d’Italia. Vive quasi tutta la vita in esilio e muore, clandestino, a Pisa il 10 marzo 1872. Nonostante la sua azione politica sia priva di effetti pratici Mazzini è un grande maestro per i patrioti italiani, un “apostolo della libertà”. Coltiva anche una grande passione letteraria e pensa che la poesia deve educare il popolo e spingerlo all’azione politica. L’opera sua più significativa è “Note autobiografiche” in cui mostra con semplicità e sincerità, oltre i suoi programmi politici, la sua grandezza morale.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA