22 febbraio

Leggiamo …

Da “Napoli ad occhio nudo” di RENATO FUCINI ecco una presentazione del ”Carattere di Napoli” …

Fucini ama molto viaggiare e in questo resoconto di un lungo viaggio nel Meridione d’Italia esprime giudizi a volte ironici, a volte bonari, ma sempre interessanti per la capacità di fine osservatore di luoghi e persone. Nel brano che si presenta Fucini cerca di spiegare le prime impressioni alla visita di Napoli e giustificare alcune caratteristiche della città in riferimento al suo passato storico e alle varie dominazioni che vi si sono succedute. Rimane particolarmente colpito dalla presenza imponente del Vesuvio che domina tutto il paesaggio circostante.

Nessun paese al mondo, io credo, conserva al pari di Napoli così scarsa e non pregevole quantità di tracce monumentali delle dinastie che vi si sono succedute nel dominio. La ragione di questo fatto credo non possa ripetersi altro che dalla breve durata delle singole occupazioni, e, più che da questo dalle lotte continue che gli invasori hanno dovuto sostenere fra loro per contrastarsi accanitamente questa agognata regione, tantoché le arti della guerra mai non hanno dato una tregua abbastanza lunga da permettere l’incremento di quelle della pace, che ogni invasore avrebbe potuto, o buone o cattive, trasformarvi dal proprio paese…Il fascino di questo abbrustolito Prometeo (Vesuvio), che avviva con la sua anima di fuoco tutte le membra  della bellissima sfinge posata voluttuosamente ai suoi piedi, è qualche cosa di strano, qualche cosa di irresistibile. Scendete alla riva di Santa Lucia, o a Mergellina; salite alla rocca di Sant’Elmo, al Vomero, a Posillipo, a Capodimonte, od in qualunque luogo donde si scorga la sua mole fantastica, e contemplate…Il Vesuvio è il cuore, è l’anima, è il sunto di tutti gli splendori del Golfo; è il rubino gigantesco che sta come il fermaglio in questa collana di perle composta dal cielo, forse per adornare il seno di Venere, e smarrita tra le alghe del Genio della spensieratezza.

Note

Fucini cerca di spiegare le prime impressioni alla visita di Napoli e giustificare alcune caratteristiche della città in riferimento al suo passato storico e alle varie dominazioni che vi si sono succedute. Rimane particolarmente colpito dalla presenza imponente del Vesuvio che domina tutto il paesaggio circostante.

Biografia …

Il 22 FEBBRAIO 1916 RENATO FUCINI, nato a MONTEROTONDO MARITTIMO, diventa socio dell’Accademia della Crusca …

Renato Fucini nasce l’8 aprile 1843 a Monterotondo, vicino a Massa, si laurea in agraria e, dopo alcune esperienze lavorative in uno studio tecnico di un ingegnere, si dedica all’insegnamento diventando poi ispettore scolastico.  Diventa amico di letterati e musicisti, ma rimane molto affascinato dal mondo popolare e burlesco della tradizione toscana e più particolarmente maremmana. Non è perciò casuale che in una lapide a lui dedicata si dica che “visse da goliardo la sua pisanità elevando a letteratura la voce del popolo”.  Scrive infatti numerosi sonetti in dialetto, nei quali, in forma ironica, presenta tipi popolani, aneddoti paesani e iniziative burlesche. Anche nelle novelle descrive fatti di vita quotidiana di gente comune, spesso mettendo in rilievo i lati buffi della vita (Le voglie di Neri). In un suo “diario” di viaggio, “Napoli ad occhio nudo” (1878) sa descrivere con arguzia e un po’ di ironia gli ambienti dell’Italia meridionale. Il suo stile risente molto della tradizione toscana e si fonda su un linguaggio schietto e molto comunicativo. Avvenimento particolarmente significativo per Fucini è quello che si verifica il 22 febbraio 1916 quando diventa socio della Accademia della Crusca, un onore che lo fa molto felice. Fucini muore a Empoli, vicino a Firenze, il 25 febbraio 1921.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi ha denti non ha pane e chi ha pane non ha denti

MODO DI DIRE
Restare a mani vuote: Rimanere senza niente.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA