22 aprile

Leggiamo …

Da “Poesie” di VINCENZO CARDARELLI proponiamo una bella poesia paesaggistica “Autunno” …

L’autunno, dopo tanti preannunci, alla fine arriva.
La sua lentezza e la sua malinconia sono indice di decadenza, del trascorrere del tempo che segna il declino dell’uomo e il suo inesorabile lento spegnimento

Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito(1).
Ora passa e declina,
in quest’autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.

Note

  1. anche il sole nel suo breve cammino sbiadito sembra incerto e disorientato per tanti annunci di decadimento e di morte.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
La verità viene sempre a galla

MODO DI DIRE
Fare il doppio gioco: Appoggiare sia una parte che quella concorrente.

Biografia …

Il 22 APRILE 1942 VINCENZO CARDARELLI, nato a TARQUINIA, riceve il “Premio Poesia Accademia d’Italia” …

Vincenzo Cardarelli nasce il 1° maggio 1887 a Tarquinia, vicino a Viterbo, e molto giovane si trasferisce a Roma esercitando la professione di giornalista e dedicandosi alla letteratura. E’ tra i fondatori della “Ronda” e per tutta la vita sta sempre al centro di discussioni e polemiche su contrasti legati alle diverse visioni artistiche di quegli anni. Il riconoscimento del valore della sua produzione è generale e così egli il 22 aprile 1942 riceve il Premio Poesia dell’Accademia d’Italia. La scelta fondamentale di Cardarelli è quella di rifiutare le nuove tendenze  della poesia “pura” e dell’Ermetismo e di rivalutare l’esperienza del classicismo scegliendo come punto di riferimento la lirica leopardiana. L’ispirazione artistica di Cardarelli non va alla ricerca di illuminazioni o di segrete analogie tra immagini o situazioni lontane, vuole invece registrare le immediate emozioni che suscita un paesaggio, un sentimento oppure un avvenimento. Il poeta vuole effettuare una meditazione su di sé in rapporto con gli altri e con la natura. Scrive  interessanti raccolte poetiche come “Prologhi” (1916) e “Poesie nuove” (1946), nelle quali spesso riesce a creare suggestive emozioni nell’osservazione estatica della natura. Compone anche notevoli opere in prosa come “Viaggi nel tempo” (1920), dimostrando così una gran varietà  di ispirazione letteraria. Cardarelli muore a Roma il 18 giugno 1959.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA