21 ottobre

Leggiamo …

Da Lettere PIETRO ARETINO fa distinzione tra chi crea arte e chi imita gli altri …

L’Aretino in questa lettera sostiene che la migliore arte è quella che imita un modello. Imitare la natura vuol dire seguire la propria ispirazione.

Da Lettere

Lettera a Niccolò Franco (Arte e imitazione)

Andate pure  per le vie che al vostro studio mostra la natura, se volete che gli scritti vostri faccino stupire le carte dove son notati, e ridetevi di coloro che rubano le paroline affamate, perché è gran differenzia dagli imitatori ai rubatori, che io voglio dannare. (1) Gli ortolani sgridano quelli che calpestano l’erbicine da far la salsa, e non coloro che bellamente le colgono, e fanno il viso arcigno a chi per volontà dei frutti rompe i rami de l’albore, e non a colui che ne spicca due o tre susine, a pena movendogli. Certo, io affermo, da pochi infuora, che tutti gli altri vanno dietro a furare e non a lo imitare…(2) Ecco: la balia imbocca il bambino che ella  nutrica, gli piglia i piedi e, insegnandogli a trarre il passo, gli pone dei suoi risi negli occhi, de le sue parole ne la lingua, de le sue maniere nei gesti; perfin che la natura, nel moltiplicargli i giorni, l’empie de l’attitudini sue. Ed egli, a poco a poco imparato a mangiare, a camminare e a favellare, forma a modo di nuovi costumi; e lasciando il vezzo de la nutrice, mette in opra i suoi con la nativa abitudine: onde si fa tale quale è chi ci vive, ritenendo tanto de lo studio di colei che l’ha alevato, quanto ritengono de la conoscenza de la madre e del padre gli uccelli che volano. Così doveria fare chi si vale di quel poeta e di questo, e, col torgli solamente i fiati degli spiriti, uscir fuora con una armonia formata da le voci degli organi propri. (3)

Note

  1. Gli imitatori sono quelli che prendono spunto dai grandi per comporre un’opera nuova. I ladri sono quelli che trascrivono i classici senza contributo personale.
  2. La maggior parte degli autori sono ladri e non imitatori.
  3. Come il bambino imita gli insegnamenti della balia, ma poi mangia, cammina ecc. secondo le sue inclinazioni, così gli imitatori prendono spunto dai grandi autori e poi creano una loro opera.

Biografia …

Il 21 OTTOBRE 1556 muore PIETRO ARETINO, aggressivo e maldicente autore del nostro Cinquecento …

Pietro Aretino nasce ad Arezzo il 20 aprile 1492, dapprima si dedica alla pittura, poi si reca a Roma, dove si distingue per la composizione delle “pasquinate”, composizioni popolari scherzose e un po’ volgari . Ben presto si trasferisce a Venezia, dove vi era una grande libertà di pensiero e di scrittura, e lì vive fino alla morte, avvenuta il 21 ottobre 1556. Aretino si può dire l’inventore di un giornalismo scandalistico che distrugge la reputazione degli avversari suoi o di coloro che lo pagano. Lo definiscono ‘Flagello dei potenti’ per questa sua aggressività e anche sovrani, principi e uomini influenti lo temono e spesso comprano la sua benevolenza. Tra le sue opere sono da ricordare i Ragionamenti, confessioni scabrose di donne di piacere e soprattutto le Lettere la sua opera più originale e interessante. Aretino mostra intelligenza ed uno stile popolano irruente con il quale riesce a descrivere con arguzia e efficacia avvenimenti e caratteri umani.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
A chi batte forte, si aprono le porte
: Bisogna insistere per trovare ascolto.

MODO DI DIRE
Prendere per il bavero: Prendere in giro qualcuno.
Ma in realtà gli uccelli mangiano molto e spessissimo. Il colibrì, ad esempio, mangia 18 volte il suo peso!

NEOLOGISMO
abito-scultura: abito particolarmente ricco tale da essere paragonato a una scultura.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA