21 febbraio

Leggiamo …

Da “Le pietre di Pantalica” di VINCENZO CONSOLO presentiamo il brano “Memorie di Basilio Archita” …

Il libro presenta una serie di racconti che hanno il punto in comune un paesino della Sicilia in provincia di Siracusa. Concolo racconta vicende di gente comune. Il primo racconto narra dell’arrivo dei soldati americani nel paese di Mazzarino e lo scompiglio che questo provoca. Nel brano presentato qui invece si narra del viaggio di un mercantile su cui si scoprono dei clandestini nordafricani e del dilemma che assale i componenti della ciurma. Uno dei protagonisti all’inizio è alle prese con la pericolosa avventura di un assalto subito da cani feroci. La descrizione è precisa ed efficace.

Io so che significa essere sbranati, ho sentito una volta i denti nella coscia, nel costato, di tre cani feroci come iene. E le unghie delle zampe che strappavano il costume, la maglietta e laceravano le carni. Ne stringevo forte una per la gola, lo tenevo lontano dalla faccia e colpivo con la canna gli altri due, che latrando s’erano attaccati alla gamba e al fianco. Avevo voglia di cedere, di buttarmi a terra, e sentivo in bocca un sapore di potassa(1). Fu d’estate, di fronte a Camarina(2). Stavo lì sulla spiaggia con una ragazza del Villaggio di cui non ricordo più neanche il nome: di straniere ne cambiavo continuamente. Questa tedesca aveva voluto visitare le rovine sotto il sole del primo pomeriggio e, col libro in mano, non aveva tralasciato pietra colonna muro o tomba. Poi avevamo fatto il bagno alla foce dell’Ippari(3) e c’eravamo spalmati tutto il corpo con quel fango cilestrino che ci faceva sembrare statue di creta o marziani. All’imbrunire ero salito sopra il terrapieno, m’ero inoltrato fra i macconi, le dune di sabbia, dove erano le serre4 (montagne di plastica, immondizie e il puzzo di carogna dei concimi vi stagnava come polvere grassa). Mi stavo abbassando tra gli scheletri delle serre, quando spuntano all’improvviso le bestie, magre, coi denti digrignanti. Mi avrebbero sbranato se non veniva uno scemo di padrone o guardiano a richiamarli

Note

  1. carbonato di potassio usato per diversi medicinali
  2. Cittadina della Sicilia meridionale antica colonia greca
  3. piccolo fiume che sfocia nelle vicinanze di Camarina
  4. strutture in plastica usate per la coltivazione degli ortaggi anche nel periodo invernale.

Biografia …

Il 21 FEBBRAIO 1976 VINCENZO CONSOLO, nato a SANT’AGATA DI MILITELLO, pubblica “Il sorriso dell’ignoto marinaio” …

Vincenzo Consolo nasce a Sant’Agata di Militello, vicino a Messina, il 18 febbraio 1933, dopo le scuole superiori si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano, ma cambia indirizzo e si laurea a Messina in Filosofia del Diritto. Si dedica prima all’insegnamento e poi dal 1968 comincia la sua attività di giornalista trasferendosi a Milano. Consolo fa il suo esordio nella produzione letteraria nel 1963 con il romanzo “La ferita dell’aprile”, descrizione della vita di un paesino siciliano con i forti contrasti ideologici nel campo politico del secondo dopoguerra. Ma la sua opera più sorprendente e originale è “Il sorriso dell’ignoto marinaio”, pubblicata il 21 febbraio 1976, nella quale descrive gli avvenimenti tragici della sollevazione contadina nella Sicilia al tempo dell’impresa di Garibaldi. Altre sue opere interessanti sono i racconti “Le pietre di Pantalica” (1988) e il romanzo “Nottetempo casa per casa” (1992), che vince il Premio Strega. Consolo quasi sempre ambienta le sue opere in Sicilia, la sua terra, con la quale stabilisce un rapporto complesso di amore e di odio. Guarda alla sua terra con profonda nostalgia e crea sempre un confronto tra passato e presente facendo risaltare il fascino della realtà vissuta nella sua fanciullezza e giovinezza. La sua narrativa presenta un linguaggio ricercato che rende piacevole la lettura. Consolo muore a Milano il 21 gennaio 2012.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
A mali estremi estremi rimedi

MODO DI DIRE
Per giunta: Inoltre, per di più, tra l’altro, oltre a ciò.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA