17 settembre

Leggiamo …

Dalla novella “Rive remote” si presenta “Specchiata in un sogno” di GIANNA MANZINI …

In questa novella Gianna Manzini descrive un sogno che diventa un incubo perché presenta uno spettacolo a cui partecipano i suoi cari defunti e sembra che la invitino a un viaggio con loro. Una manifestazione di desiderio di morte e di annullamento totale di sé.

Dalla novella Rive remote
Specchiata in un sogno

Una luce arancione in tutto il cielo: come se il sole, troppo maturo, non riuscisse a tramontare, e, gonfio e avvampato, sforzasse i limiti dell’orizzonte. Anche questo rientrava nello spettacolo che aveva luogo in un grande spiazzo, senza confini di case e di muri, né tracce di strade. Una spartitura (1) le file regolari delle sedie, tutte occupate. La mia, ultima della riga, sporgente, come aggiunta dopo, rompeva la regolarità del grande rettangolo diviso in parallele uguali. Ne avevo disagio, e provavo ad accostarmi alla mia vicina; ma quella, non che spostarsi, gravava sul suo posto con decisione, con accanimento, e con offensiva esattezza, di certo il suo peso aumentando insieme a quel senso di irrevocabilità e di diritto le incupiva lo sguardo sdegnato, fisso su me, freddamente. Un attimo; e fu di nuovo, al pari di tutti gli altri, assorta in quel cielo ridotto ormai alla polpa diafana di un frutto sfatto. Strano intreccio di parole, con cui gli astanti, senza volger la testa né le pupille, si passavano binocoli di madreperla: spole luminose che tramavano, in quel rettangolo animato di pubblico, una chiara rete al livello degli occhi.

Note

  1. Divisione.

Biografia …

Il 17 SETTEMBRE 1971 GIANNA MANZINI vince il Premio Campiello con “Ritratto in piedi” …

Gianna Manzini nasce a Pistoia il 24 marzo 1896. Studia  all’Università di Firenze e nel 1920 inizia la sua attività di scrittrice con alcuni racconti, ma solo nel 1928 pubblica il primo romanzo, Tempo innamorato, che incontra il favore della critica. Collabora con la rivista “Solaria” e si confronta con personaggi importanti come Giuseppe Prezzolini ed Eugenio Montale. Continua la sua attività durante la guerra e subito dopo fonda, insieme ad Enrico Falqui, la rivista “Prosa”, che propone un interessante dibattito sulle tendenze letterarie del momento. Diventa collaboratrice di settimanali e scrive un convincente romanzo, La Sparviera (1956), che vince il Premio Viareggio. L’ultima sua opera è Ritratto in piedi, il suo miglior romanzo, che il 17 settembre 1971 vince il Premio Campiello. La narrativa della Manzini si distacca dalle tendenze letterarie del Novecento perché essa va alla ricerca di forme espressive raffinate, fuori dal comune, ricche di termini rari e brillanti che conquistano il lettore. Nei suoi romanzi c’è spesso una traccia della sua storia personale,  che oscilla tra la memoria dolorosa per i contrasti familiari e il senso di colpa nei confronti del padre trascurato per anni. Manzini muore a Roma il 31 agosto 1974.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi tardi arriva, male alloggia: Se non si arriva per tempo ci si deve accontentare di ciò che è rimasto, perdendo la possibilità di scegliere.

MODO DI DIRE
Farsi una ragione: Rassegnarsi.

NEOLOGISMO
legalopoli: città della legalità.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA