17 marzo

Leggiamo …

Da “La ragazza di Bube” di CARLO CASSOLA possiamo apprezzare il brano “Il processo” …

L’ex partigiano Bube dopo una lunga esperienza di lotta, di guerra, di uccisioni, finita la guerra non sa adattarsi al nuovo clima di pace e, trascinato dall’ira e dalla passione politica, uccide il figlio di un maresciallo dei carabinieri. Per lui c’è l’accusa di omicidio, fugge in Francia e al suo ritorno subisce il processo e la condanna. Mara, la sua ragazza, decide di aspettarlo fino alla fine della pena.
Nel brano scelto si descrivono le varie fasi del processo contro Bube.

Mara tornò col padre a Firenze il terzo giorno del processo, mentre era in corso l’interrogatorio dei testimoni…Poi ci tornò l’ultimo giorno. Per quattro ore rimase aggrappata alla transenna a sentir parlare gli avvocati. Prima parlò Paternò(1), poi l’avvocato Testa, difensore di Ballerini(2)…Più che altro Paternò aveva parlato di politica…”Se fosse avvenuto nel Nord, nessuno sarebbe chiamato a risponderne. Ma forse che qui da noi l’atmosfera era molto diversa? Forse che anche qui non erano fresche le fosse dei partigiani trucidati?” Era la frase che aveva entusiasmato Lidori(3). E’ vero che a questo punto il Procuratore Generale e la Parte Civile avevano interrotto Paternò ricordandogli che anche i due assassinati erano partigiani, ma lui, che evidentemente si aspettava questa interruzione, aveva replicato prontamente: “E’ vero, ma è anche vero che era un partigiano Biagioni Umberto, il compagno di Ballerini e del mio difeso. E’ questo il punto chiave del processo: e la Corte, ne siamo certi, lo terrà nel debito conto”. Quindi era passato  a parlare del fatto, e aveva sostenuto prima la legittima difesa, poi l’eccesso di difesa, poi la provocazione grave…E aveva terminato ricordando un processo  contro un gruppo di rastrellatori(4) repubblichini, che era stato celebrato  poche settimane prima in quella stessa aula e si era concluso con un verdetto di clemenza. “A maggior ragione noi invochiamo clemenza per un giovane che ha combattuto dalla parte giusta della barricata”.

Note

  1. Avvocato difensore di Bube
  2. amico partigiano di Bube anche lui accusato di omicidio
  3. funzionario di partito che difende l’azione di Bube
  4. appartenenti alla Repubblica di Salò di Mussolini che andavano a caccia di partigiani.

Biografia …

Il 17 MARZO 1917 nasce CARLO CASSOLA, importante romanziere del Novecento …

Carlo Cassola nasce a Roma il 17 marzo 1917 e manifesta una precoce ispirazione letteraria con i primi racconti. Partecipa alla Resistenza nei dintorni di Volterra, dove ambienterà diverse sue opere. Il suo allontanamento dall’ideologia di sinistra lo porta  anche a mutare tematiche letterarie, ma egli conferma  il suo modo di narrare che resta lontano dal neorealismo, perché predilige indagare l’animo umano in tutte le varietà di emozioni: anzi egli dice che con l’indagine “subliminare” bisogna cogliere il sentimento al di sotto della capacità di controllo della ragione. Con questa impostazione e con una scrittura lineare e chiara egli analizza complesse condizioni psicologiche in romanzi come “La visita” (1942) e “Il taglio del bosco” (1953). La sua opera più famosa rimane “La ragazza di Bube”, in cui approfondisce il difficile reinserimento dei combattenti  la guerra civile, che non riescono a liberarsi dell’abitudine alla violenza della loro esperienza. Bube, un partigiano,  accusato e condannato per un omicidio privato, diventa uno sconfitto della storia, mentre Mara, la sua ragazza, si trasforma in eroina  perché decide di aspettarlo dopo la fine della pena. Cassola muore a Montecarlo il 29 gennaio 1987.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
La virtù sta nel mezzo

MODO DI DIRE
Prendere nella rete: Ingannare qualcuno.

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