16 maggio

Leggiamo …

Da “Il padrone” di GOFFREDO PARISE ecco il significativo brano “L’inizio del lavoro” …

Il romanzo si può inserire nel genere della “letteratura industriale”, molto diffusa negli anni Sessanta. Parise descrive questo mondo di gelosie, di pettegolezzi, di maldicenze con precisione e in parte con ironia. In effetti egli ha dichiarato che per certi versi è un romanzo autobiografico perché fa riferimento alla sua esperienza di lavoro alla Garzanti di Milano ed anche Livio Garzanti confessa di riconoscersi nella figura del “padrone”. Tutta la vicenda è come una favola sarcastica in cui agiscono personaggi esagerati, che servono all’autore per mettere in rilievo le contraddizioni di un mondo che mira all’efficienza ma trascura i valori umani di amicizia e di solidarietà.

Eccomi nel mio nuovo ufficio, felice e al lavoro: piccola parte di un tutto produttivo che è la ditta commerciale. Il dottor Max ha detto che mi voleva vicino a sé e ha mantenuto la parola. Infatti il mio ufficio è proprio di fronte al suo, separato soltanto dal corridoio. È una stanzetta minuscola, ricavata dal gabinetto privato del dottor Max: la tazza e il lavabo sono stati tolti e ora ci sono io, una sedia, un tavolo, un portacenere e un attaccapanni accanto alla finestra. Devo ammettere che non ho un vero e proprio lavoro, in quanto il dottor Max ha detto che desidera impegnarmi nei campi più diversi dell’attività della ditta, per il momento di riflesso, come risulta dall’ufficio che mi ha assegnato. Mi ha anche assicurato che verrà il mio turno, di massima efficienza e di massimo rendimento, a questo io mi preparo con tutto il mio cuore, anzi sono già pronto e perfino un poco impaziente perché passo molte ore senza fare nulla, seduto sulla sedia e tuttavia riflettendo intensamente sul mio futuro. So fin troppo bene che si è sparsa la voce, soprattutto ad opera di Bombolo, che il dottor Max ha messo a lavorare il suo protetto in un gabinetto, ma a queste voci io non faccio nessun caso e do ragione al dottor Max quando dice che la nuova sede (con tutti i suoi impiegati) è un luogo di immoralità assoluta. In realtà non c’è alcuna differenza, se non di stipendio, tra me e quegli impiegati che hanno uffici spaziosi dalle pareti di vetro, con mobili scintillanti e dotati di aria condizionata. Essi non sanno, nella loro meschinità, di dipendere dalla ditta commerciale quanto me, nonostante i loro uffici; che il livello di prestigio e di apparenza non conta un bel niente e che anzi questo non fa che aumentare la loro meschinità, agli occhi del mondo e agli occhi del dottor Max.

Biografia …

Il 16 MAGGIO 1965 GOFFREDO PARISE pubblica il suo romanzo più noto “Il padrone” …

Goffredo Parise nasce a Vicenza l’8 dicembre 1929, vive un’infanzia triste e difficile, partecipa alla resistenza e si iscrive a varie facoltà senza laurearsi. Iniziala sua attività di giornalista e comincia a scrivere le sue opere che inizialmente non hanno successo. I riconoscimenti letterari cominciano con la così detta “trilogia veneta”: “Il prete bello” (1954), “Il fidanzamento) (1956) e “Atti impuri” (1959). In questi romanzi effettua una descrizione “realistica” della vita di provincia, con i suoi pettegolezzi, i pregiudizi e le ipocrisie di un ambiente chiuso e tradizionalista. La svolta nella sua produzione avviene il 16 maggio 1965 quando pubblica il suo romanzo più famoso, “Il padrone” che gli dà fama e riconoscimenti come il “Premio Viareggio”. Ormai Parise è uno scrittore affermato e scrive atre opere che ricevono consensi di pubblico e di critica. Di esse citiamo “L’assoluto naturale” (1967), “Il crematorio di Vienna” (1969) che riceve il Premio Campiello e il “Sillabario n. 2” che ottiene il Premio Strega. Parise proietta nella sua narrativa la sua infanzia di bambino infelice e presenta personaggi esclusi che reagiscono con tenacia e durezza per affermare la loro personalità e dignità. Egli muore a Treviso il 31 agosto 1986.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
A casa sua ognuno è re

MODO DI DIRE
Essere baciato dalla fortuna: Essere molto fortunato.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA