16 gennaio

Leggiamo …

Nel brano di “I Viceré” FEDERICO DE ROBERTO spiega come la nobiltà si adegua alla realtà politica italiana …

Da “I Viceré”:
In difesa della nobiltà(1)

La storia è una monotona ripetizione; gli uomini sono stati, sono e saranno sempre gli stessi. Le condizioni esteriori mutano; certo, tra la Sicilia di prima del Sessanta, ancora quasi feudale, e questa d’oggi pare ci sia un abisso; ma la differenza è tutta esteriore. Il primo eletto col suffragio quasi universale, non è né un popolano, né un borghese, né un democratico: sono io, perché mi chiamo principe di Francalanza. Il prestigio della nobiltà non è e non può essere spento. Ora che tutti parlano di democrazia, sa qual è il libro più cercato alla biblioteca dell’Università, dove mi reco qualche volta per i miei studii? L’Araldo Sicolo dello zio Eugenio, felice memoria. Dal tanto maneggiarlo, ne hanno sciupato tre volte la legatura! E consideri un poco: prima, ad esser nobile, uno godeva grandi prerogative, privilegi, immunità, esenzioni di molta importanza. Adesso, se tutto questo è finito, se la nobiltà è una cosa puramente ideale e nondimeno tutti la cercano, non vuol forse dire che il suo valore e il suo prestigio sono cresciuti?

Note

  1. Consalvo Uzeda, ultimo rappresentante di una nobile famiglia catanese spiega alla zia, Donna Ferdinanda, perché sceglie la vita politica e l’elezione al Parlamento di Roma: per difendere gli interessi della famiglia e mantenere il prestigio sociale della nobiltà.

Biografia …

Il 16 GENNAIO 1861 nasce FEDERICO DE ROBERTO, significativo scrittore verista …

Federico De Roberto nasce il 16 gennaio 1861 a Napoli, ma vive tutta la sua vita a Catania, città originaria della madre. Sviluppa la sua attività letteraria più importante in pieno periodo verista e a tale tendenza artistica si ispira per la sua produzione. Si mostra intellettuale molto attivo ed anche notevole critico letterario. Collabora con varie riviste e giornali dimostrando notevole acume interpretativo di fatti letterari. Scrive diversi romanzi, racconti e anche opere teatrali, ma la sua opera più importante rimane il romanzo “I Viceré” del 1894. Si spegne a Catania il 26 luglio 1927. Come detto, De Roberto aderisce al Verismo e perciò cerca di descrivere vicende umane senza far rilevare l’intervento dell’autore, ma in lui si nota anche una certa tendenza a far emergere l’evoluzione psicologica dei personaggi. Ne “I Viceré” egli presenta la vicenda della nobile famiglia Uzeda di Catania, il cui ultimo rappresentante, Consalvo, decide di dedicarsi alla politica perché capisce che è l’unico modo per riuscire a difendere i propri interessi e per continuare ad avere un ruolo nella nuova società nata con l’Unità d’Italia.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi non sa fare, non sa comandare

MODO DI DIRE
Cavar le castagne dal fuoco: Risolvere un problema.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA