14 febbraio

Leggiamo …

In “Signorsì” LIALA descrive l’esclusivo mondo aristocratico in cui il protagonista è l’aviatore …

Da “Signorsì”:
Un nuovo eroe: l’aviatore

Nel romanzo si racconta del matrimonio tra Renata e Furio, il nuovo “principe azzurro” rappresentato dall’aviatore. Il rapporto crea infelicità a causa della gelosia di Furio e Renata piena d’angoscia sale sull’aereo guidato dal marito e si lascia cadere nel lago. Nel brano che presentiamo la giovane Renata, prima del matrimonio, si confronta con la zia Zianna con la quale convive e ricorda la terribile infanzia vissuta nel clima esasperato familiare per i continui litigi tra i genitori.

Renata sorrise, ma non rispose. Per un momento tacque anche Zianna, poi con voce dura parlò:
– Non credo che tu voglia portare un eterno lutto per tua madre. Per tuo padre, mio fratello ti dispenso io.
– Vuoi sgridarmi zia?
– No, cara, no, Renata.
– E allora?
– E allora non voglio che tu continui a vivere nel ricordo di brutte cose sofferte: voglio che tu cominci, finalmente, a pensare al tuo avvenire.
– Ma che avvenire posso avere io? Ah, zia, non farmi dire, non farmi pensare!
Si calò le mani sulla faccia e s’accasciò sullo sgabello basso ai piedi di Zianna. Quello che era accaduto ripassò nella sua mente con spietata esattezza. Rivide la bella casa di Milano, la mamma bellissima e il padre crucciato: lei, bambina ancora, costretta ad assistere a scene terribili fra la madre che usciva a tutte le ore e il padre che voleva trattenerla. Ah, come reagiva la sua bella mamma, come diventavano cattivi quei suoi stupendi occhi, quali volgarità uscivano da quella piccola bocca, come lampeggiavano i denti bianchi nel ghigno! E lui, il suo papà, così biondo, così giovane, come s’accasciava senza volontà davanti alla furia di quella adorata belvetta! Ricordava: un giorno, dopo una scena terribile, il babbo aveva chiamato telegraficamente la sorella Anna. Zianna era arrivata con un viso livido di sdegno, e aveva detto al fratello:
– Te lo meriti. Le mogli non si scelgono fra le canzonettiste, ora l’hai, tientela. Sei stato un imbecille, io non posso fare nulla per te. Mi porto via Renata. Me la prendo; non voglio che cresca gracile e spaurita fra le cameriere e i vostri litigi. Me la prendo, e s e oserete richiamarla, io dirò forte che per legge una bimba non può vivere con un pazzo e una degenerata.

Biografia …

Il 14 FEBBRAIO 1948 LIALA pubblica l’opera “Bisbigli del piccolo mondo” …

Liala (pseudonimo di Amalia Liana Negretti Odescalchi in Cambiasi) nasce a Carate Lario, vicino a Como, il 31 marzo 1897 e molto giovane sposa l’Ufficiale di Marina Pompeo Cambiasi. Il matrimonio fallisce e la nuova relazione con un Ufficiale dell’Aeronautica si conclude tragicamente con la morte di questi in un incidente. Liala reagisce al dolore cominciando a scrivere romanzi con “Signorsì” (1931) al quale seguiranno numerose altre opere ambientate sempre nel mondo militare. In tali romanzi essa inserisce episodi autobiografici che rendono più coinvolgenti i fatti narrati e tra di essi si possono ricordare: “L’ora placida” (1936), “Buona fortuna” (1938) e “Donna Delizia” (1944). Liala nel mondo militare vede un modello idealizzato di vita, fondata sull’eleganza, sulla misura nelle scelte, sulla serietà morale e sul profondo rispetto degli altri. Nel dopoguerra Liala dà una profonda svolta alla sua narrativa quando il 14 febbraio 1948 pubblica il romanzo “Bisbigli nel piccolo mondo”, nel quale, abbandonato il mondo raffinato e severo degli uomini in divisa, presenta il mondo reale di un piccolo paese con i suoi pettegolezzi e le sue meschinità. Insomma Liala amplia il suo stile letterario e lo indirizza verso una narrativa di fantasia che però richiama fatti semplici e concreti della gente comune. Essa muore a Varese il 15 aprile 1995.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Al cuor non si comanda

MODO DI DIRE
Voltare, mutare gabbana: Cambiare idee e partito.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA