13 gennaio

Leggiamo …

Da “Poesie” di SIBILLA ALERAMO è significativa la poesia “Rose calpestava”, denuncia contro la violenza sulle donne …

Da “Poesie”:
Chiudo il libro(1)

Chiudo il tuo libro,
snodo le mie trecce,
o cuor selvaggio,
musico cuore.
Con la tua vita intera
sei nei miei canti
come un addio a me.
Smarrivano gli occhi negli stessi cieli,
meravigliati e violenti con stesso ritmo andavano,
liberi singhiozzando, senza mai vederci
né mai saperci, con notturni occhi.
Ora nei tuoi canti
la tua vita intera
è come un addio a me.
Cuor selvaggio,
musico cuore,
chiudo il tuo libro,
le mie trecce snodo.
Sibilla Aleramo a Dino Campana. Mugello, 15-7-1916

Note

  1. La Aleramo dedica questa poesia a Dino Campana, il suo amore, ma nella poesia sembra rivolgersi contemporaneamente al poeta e al suo cuore evidenziando anche le difficoltà dei rapporti con l’uomo a cui essa è legata.

Biografia …

Il 13 GENNAIO 1960 muore SIBILLA ALERAMO, attiva sostenitrice dei diritti delle donne …

Sibilla Aleramo (pseudonimo di Marta Felicina Faccio) nasce ad Alessandria il 14 agosto 1876, vive prima a Milano e poi nelle Marche a seguito della famiglia e si adatta ad un matrimonio infelice. Collabora con diverse riviste sulle quali inizia una battaglia d’avanguardia per i diritti delle donne e poi nel 1906 inizia la sua attività letteraria con il romanzo “Una donna”, che racconta la sua stessa vita infelice e giustifica le sue scelte coraggiose in difesa della sua indipendenza e della sua dignità di donna. La Aleramo vive numerose relazioni sentimentali delle quali la più famosa e tormentata è quella con il poeta Dino Campana. Essa mostra anche una notevole evoluzione ideologica perché dall’iniziale socialismo poi aderisce al fascismo ed infine, nel dopo guerra passa al Partito Comunista. Sempre battagliera nelle sue iniziative si impegna con costanza in difesa delle donne e dei loro diritti. Tra le sue opere sono da segnalare i romanzi “Amo dunque sono” (1927) e “Il frustino” (1932) e le sue raccolte poetiche “Poesie” (1929) e “Luci della mia sera” (1956). Sibilla Aleramo muore a Roma il 13 gennaio 1960.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso

MODO DI DIRE
Guardare di sbieco: Guardare con malanimo, con diffidenza.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA