12 settembre

Leggiamo …

La poesia “Deriva” tratta dalla raccolta “Frantumi” di GIOVANNI BOINE è un esempio di prosa-poesia …

Boine scrive questa prosa poetica durante la Prima Guerra Mondiale. Il mondo che descrive sembra un mondo in cui il poeta e tutti gli uomini vivono senza accorgersi della “deriva”, cioè di essere trascinati dalla corrente della vita senza potere scegliere una chiara direzione. Non si sa dove si è e non si sa dove si va. Amara e dolorosa riflessione sulla tragedia della guerra.

Da Frantumi
Deriva

  • Mi piacciono gli indolenti meriggi ch’una lentissima nenia ti scande la siesta (1), e, scavi deserti sono le piazze in barbagli (2).
  • La impalpabile nebula assonna colli e marine, d’una bianchiccia malinconia: par che tutto si culli in una placida culla d’insensibilità.
  • Armo allora piano la pendula vela e senza fiato, immobile scivolo nell’immobilità.
  • Sciacquan sospiri di liquidità, flottano l’ore dell’eternità, soffice lenta ogni cosa si sfa, e in lisci silenzi d’impassibilità si va non si va. (3)
  • Sono le spiagge di là dai pensieri, son gli orizzonti di là d’ogni meta (molli le scotte, lasci il timone, la vita abbandoni…) dove si sia nessuno sa più, cosa si voglia nessuno sa più, che il mondo sia nessuno vuol più.(4)
  • Alla deriva, senza memoria, senza respiro, sospesi in nulla si va non si va, per l’indolente insensibilità. (5)

Note

  1. Accompagna il riposo pomeridiano.
  2. Intensi bagliori.
  3. La barca nel mare senza controllo è come la vita degli uomini in quel momento storico.
  4. Sofferenza del presente e incertezza del futuro.
  5. Non si ha coscienza di quello che si sta vivendo.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi non risica non rosica: Se non rischi difficilmente potrai ottenere dei risultati.

MODO DI DIRE
Non aver peli sulla lingua: Esprimersi con franchezza.

NEOLOGISMO
infonauta: che si informa via Internet.

Biografia …

Il 12 SETTEMBRE 1887 nasce GIOVANNI BOINE, poeta di complessa personalità e di vasti interessi …

Giovanni Boine nasce a Finale Marina, vicino a Savona, il 12 settembre 1887 e studia a Milano presso la Regia Accademia scientifico-letteraria.  Collabora alla rivista “Rinnovamento” e approfondisce studi di filosofia  e di teologia avvicinandosi alle posizioni dei cattolici modernisti. Nel 1908 collabora con la rivista “La Voce” e in seguito anche con “La Riviera Ligure”.
Boine affronta con spirito critico le varie tendenze culturali e letterarie dell’inizio del Novecento. Egli esprime una profonda ansia religiosa e cerca nella poesia non la bellezza astratta ma il modo di rappresentare con efficacia il mistero della vita. Boine offre un’interessante tentativo di conciliare l’esperienza religiosa personale  con l’adesione alla fede tradizionale. Tra le sue opere sono da segnalare: La ferita non chiusa (1911), Un ignoto (1912) e Frantumi (1915). Muore di tisi il 16 maggio 1917.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA