11 settembre

Leggiamo …

In questo brano da “La bufera” EDOARDO CALANDRA descrive un quadro nostalgico dell’epoca passata …

Il romanzo, ambientato in Piemonte nel periodo dell’arrivo delle truppe francesi di Napoleone in Italia nel 1796, descrive lo sconvolgimento della nobiltà e dei ceti borghesi di fronte alla rivoluzione. Sullo sfondo storico si inseriscono le vicende dei protagonisti Luigi Hughes, la moglie Liana e il nobile Massimo Claris, che vengono travolti dagli avvenimenti e vanno incontro a una fine tragica. Hughes è un giovane medico di famiglia borghese e benestante che rimane affascinato dalle idee rivoluzionarie. La polizia lo accusa di complotto contro lo Stato, così egli deve fuggire, si unisce alle truppe di Napoleone che stanno per arrivare in Italia e non dà più notizie di sé. La moglie Liana è in profonda ansia per tutto ciò ed è consolata da padre Olivieri. Liana, poi, si innamora del giovane Massimo, ma non sarà un amore felice: i due, per non cadere nelle mani di una massa di contadini in rivolta, si suicidano.  La “bufera” del titolo indica lo sconvolgimento sociale provocato dai terribili avvenimenti storici.

Da La bufera

Poco dopo, il 7 agosto, per sentenza dell’Ecc.ma Delegazione, Hughes, riconosciuto complice di una cospirazione contro il Regio Stato, fu condannato alla confisca dei beni e nella vita; giustiziato in effigie ai confini del Piemonte, a Borgo Dalmazzo, e posto fra i ribelli e banditi di primo catalogo. Il buon vecchio zio cominciò a dimagrare (1); batteva spesso la febbre; a ogni colpo picchiato alla porta di casa, s’immaginava fossero i birri o i soldati venuti per catturarlo in cambio di suo nipote. Passarono alcuni mesi prima che Hughes potesse dar notizia di sé. Liana viveva in grandissima inquietudine, stava di continuo ansiosamente in sull’aspetto (2): ma era in quell’età in cui non si dubita mai, né si dispera; e quando Olivieri s’ingegnava in quelle ragioni e quelle carezze, che sa trovare un padre amoroso, di farle entrare certi suoi consigli, ch’egli stimava fossero per il suo meglio, ella crollava il capo, corrugava la fronte, dichiarava di sentirsi sicura che Luigi sarebbe tornato e di non volere in niun modo rimuoversi da ciò che aveva fermo nel cuore. Finalmente si seppe in confuso che il giovane medico si trovava al servizio di Francia; quindi, in modo preciso, che egli era stato dagli ufficiali dell’esercito delle Alpi impiegato provvisoriamente nelle ambulanze. Era un primo raggio! Poi le nuvole trascorsero di nuovo dinanzi alla faccia del sole, alternando per lunghi giorni la luce della speranza e il buio dell’incertezza. Nel 1796 il cielo tornò tutto sereno. Con l’articolo 8° del trattato di pace concluso a Parigi il 15 maggio, il re di Sardegna si obbligò ad accordare l’amnistia piena ed intera ai sudditi condannati per opinioni politiche; ad annullare processi e sentenze; a restituire i beni mobili ed immobili, o a rimborsare il prezzo, ove fossero stati venduti.

Note

  1. Dimagrire.
  2. In ansiosa attesa.

Biografia …

L’11 SETTEMBRE 1852 nasce EDOARDO CALANDRA, interessante romanziere piemontese …

Edoardo Calandra nasce a Torino l’11 settembre 1852 da una famiglia benestante e da giovane si dedica alla pittura, attività che non trascura per il resto della sua vita. Sceglie come tema della sua pittura vicende storiche e questa sua predilezione dimostra il suo forte interesse per il passato. L’amore per la pittura lo porta anche all’attività di illustratore di libri di autori famosi come Giovanni Verga ed Emilio Praga. Ben presto comincia a scrivere romanzi storici prendendo come esempio  gli autori a lui contemporanei. Calandra non tratta nei suoi romanzi vicende risorgimentali ma descrive con interessanti approfondimenti psicologici l’aristocrazia piemontese ormai decadente di fine Settecento. Egli sente il fascino di un mondo passato giudicato felice e rimpianto con nostalgia. Per questo motivo le sue opere migliori sono le novelle di Vecchio Piemonte (1895) e soprattutto La bufera (1898), considerato il suo capolavoro. Calandra muore a Murello, vicino a Cuneo, il 28 ottobre 1911.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Vivi e lascia vivere: Rispetta il modo di vivere degli altri anche se è diverso dal tuo.

MODO DI DIRE
In fatto di: In quanto a, per quanto concerne.

NEOLOGISMO
stellato: che ha ottenuto le stelle di riconoscimento, si dice soprattutto dei ristoranti

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA