11 ottobre

Leggiamo …

In I ventitré giorni della città di Alba BEPPE FENOGLIO presenta l’intenso brano di “La battaglia finale” …

Fenoglio ricostruisce l’impresa dei partigiani che si erano impadroniti della città di Alba sconfiggendo i Fascisti. In questo brano si presenta la battaglia finale con la controffensiva dei ‘repubblichini’ che riescono a riprendersi la città .

Da I ventitré giorni della città di Alba

La battaglia finale

La mattina del 2 novembre ci fu per sveglia un boato, verso le quattro e mezzo. I partigiani a dormire sui fienili trascurarono le scale a pioli e saltaron giù da due e più metri. Solo per una formalità i comandanti mandarono a vedere se c’era rimasto qualcuno addormentato. Partì una pattuglia dei più vecchi a vedere cos’era successo. Tornò ch’eran già tutti in trincea e riferì che un uomo, un borghese, era passato per il campo minato ed era subito saltato in aria ed era là morto. Tutti alla notizia sorrisero e qualcuno disse che era pronto a scommettere che la repubblica (1) non veniva. C’era chi gli avrebbe scommesso contro, ma non ebbe il tempo perché, mentre ai campanili di Alba battevano le cinque, sul fiume scoppiò un rumore da non sapere se erano gli uomini  a farlo o la terra o Dio, il rumore che comincia le battaglie e dalla collina dei Biancardi la mitragliera partigiana prese a far pompom, si vedevano le sue pallottole traccianti sprofondarsi nei pioppeti del fiume e niente più. I repubblicani avevano passato il fiume sul ponte sospeso di Pollenzo con tutta la fanteria e vicino al punto dove presero terra , una pattuglia di quattro partigiani, stanca di far la guardia su e giù, s’era ritirata in un casotto di pesca e stavano col lume acceso  a far dei giri a poker. Arrivarono loro, non corsero spiegazioni, li ammazzarono colle carte in mano.

Note

  1. La repubblica è quella di Salò, costituita dai fascisti dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.

Biografia …

L’11 OTTOBRE 1944 BEPPE FENOGLIO aderisce alla “Repubblica partigiana di Alba” …

Beppe Fenoglio è testimone attento sia  delle vicende legate alla Resistenza, sia  delle vicende umane di miseria e di lotta per la sopravvivenza dei contadini poveri della sua terra. Nasce ad Alba il 1° marzo 1922 e diventa partigiano nelle Langhe. Un avvenimento fondamentale di questa esperienza si verifica l’11 ottobre 1944 quando aderisce alla “Repubblica partigiana di Alba”, un piccolo stato indipendente, che vive fino al 2 novembre successivo. Muore abbastanza giovane il 18 febbraio 1963. Fenoglio vuole descrivere con semplicità e immediatezza la sua esperienza di vita rinunciando allo stile ricercato di molti autori del Novecento. Il suo linguaggio è quello usato dalle persone nella vita quotidiana e spesso egli ricorre ad espressioni dialettali per rendere ancora più credibili le storie che narra. Tra le sue opere si ricordano I ventitré giorni della città di Alba, Il partigiano Johnny e La malora, nella quale racconta la lotta ammirevole e disperata dei poveri che quasi si battono non contro le difficoltà della vita, ma contro un destino cieco e inesorabile.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
A chi batte forte, si aprono le porte
: Bisogna insistere per trovare ascolto.

MODO DI DIRE
Prendere per il bavero: Prendere in giro qualcuno.
Ma in realtà gli uccelli mangiano molto e spessissimo. Il colibrì, ad esempio, mangia 18 volte il suo peso!

NEOLOGISMO
abito-scultura: abito particolarmente ricco tale da essere paragonato a una scultura.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA