11 maggio

Leggiamo …

Da “Vogliamo tutto” di NANNI BALESTRINI proponiamo il brano “La condizione operaia” …

In questo brano Balestrini esprime la sua rabbia per come si svolge il lavoro in fabbrica e per il modo di retribuire gli operai. Si nota un tono risentito per l’ingiustizia che a suo giudizio esiste nel lavoro e il suo risentimento nei confronti dei “padroni” che non tengono conto delle esigenze degli operai.

Alla FIAT erano già due, tre settimane che era cominciato. Erano cominciate le lotte dopo lo sciopero per Battipaglia1, che alla FIAT i sindacati avevano fatto per prudenza solo di tre ore. L’11 aprile c’era stata la prima assemblea politica di 1500 operai delle Presse2 Sud di Mirafiori. Che è stata la prima occasione che gli operai FIAT hanno preso per lottare contro il piano dei padroni. Che è fare la disoccupazione e prendere per fame la gente del sud. Fare un’enorme massa di riserva di giovani e obbligarla a partire, come il servizio militare, per il lavoro nelle fabbriche del nord. Il lavoro che diventa quasi un premio, un regalo che i padroni ci fanno. A farci a dormire nelle stazioni o a mucchi in una stanza con affitti da rapina…Lunedì 19 maggio i carrellisti3 scioperano ancora per tutto il primo turno. Gli operai rompono la divisione per squadre e danno inizio alle assemblee di officina. Viene respinta la proposta dei capi officina di mandare in direzione a discutere una delegazione di operai. I carrellisti rispondono che loro sarebbero più comodi se la FIAT mandasse i suoi rappresentanti alle assemblee degli operai. Nelle assemblee gli operai decidono: ciò che importa è la richiesta di salario. Cos’è il salario operaio. Io la busta non la leggevo mai. Ma sulla busta c’è scritto tutte le voci in cui il padrone divide il salario che dà agli operai. Lo divide soprattutto in due parti. La prima parte che è la paga base corrisponde alle ore di lavoro che ha fatto nella fabbrica. Questa che dovrebbe essere l’unico salario, è invece sempre molto bassa, cioè non basta mai al minimo vitale dell’operaio. Così poi c’è l’altra parte del salario, che è la così detta parte variabile. Nella parte variabile ci possono essere diverse voci: premio di produzione, premio di assiduità, cottimo4 indennità, varie eccetera. Tutte queste voci servono solo per legare il salario dell’operaio alla produzione del padrone. Cioè il cottimo per esempio è la paga per il numero di pezzi che l’operaio produce. Perciò l’operaio deve stare sempre zelante e obbediente agli ordini dei capi.

Note

  1. città dove c’erano stati due morti in una manifestazione
  2. reparto di fabbrica dove si stampano i pezzi di lamiera
  3. operai con il compito di trasportare i materiali dentro la fabbrica
  4. sistema di contratto che paga in relazione a quanto si produce.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Tanti pochi fanno un assai

MODO DI DIRE
Buttare via: Sprecare.

Biografia …

L’11 MAGGIO 1976 NANNI BALESTRINI pubblica il romanzo “La violenza illustrata” …

Nanni Balestrini nasce a Milano il 2 luglio 1935, si mostra giovane brillante e comincia a scrivere poesie con le quali guarda con atteggiamento critico la realtà sociale. Vuole rinnovare profondamente anche la letteratura e perciò partecipa attivamente al “Gruppo ‘ 63” che ha il progetto di rinunciare polemicamente alla letteratura della tradizione per rifondarla totalmente per gli argomenti e per il linguaggio. Fallito questo progetto, si impegna nella lotta politica e segue le correnti di protesta che vogliono rinnovare dalle fondamenta la società per indirizzarla verso una struttura di assoluta uguaglianza. Coerente con questa idea è il romanzo “Vogliamo tutto” (1971) nel quale denuncia la condizione di sfruttato di un giovane meridionale che lavora alla FIAT di Torino. Ancor più importante nella sua vasta e varia produzione è il romanzo “La violenza illustrata”, pubblicato l’11 maggio1976, nel quale analizza con puntiglio la “violenza” del sistema sugli individui e spinge per un’azione decisa contro la società “insensibile” ai problemi esistenziali dell’uomo. Balestrini in questa e in altre opere mira all’immediatezza del messaggio e perciò usa un linguaggio semplice, con frasi brevi e senza subordinate. A suo giudizio le idee che comunica esprimono di per sé l’essenza del pensiero.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA