9 marzo

Leggiamo …

In “Mediterranee” UMBERTO SABA con “Ulisse” ripropone il mito del bisogno dell’uomo di scoprire …

Saba riprende il mito di Ulisse come il navigatore che continua il suo viaggio per desiderio di conoscenza. Ulisse qui è il poeta stesso spinto a conoscere i misteri della vita amata anche se pienadi sofferenza

Nella mia giovinezza(1) ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d’onda emergevano, ove raro
un uccello sostava intento a prede,
coperti d’alghe, scivolosi, al sole
belli come smeraldi. Quando l’alta
marea e la notte li annullava, vele
sottovento sbandavano più a largo
per sfuggirne l’insidia. Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno(2). Il porto
accende ad altri i suoi lumi(3); me al largo
sospinge ancora il non domato spirito
e della vita il doloroso amore(4).

Note

  1. nella giovinezza il poeta viaggiava alla scoperta della vita ricca di pericoli ma anche di bellezza
  2. oggi nell’età matura il destino del poeta è la solitudine senza le illusioni della giovinezza
  3.  per gli altri c’è il porto sicuro della vita senza grandi slanci e ambizioni
  4. il poeta invece continua “con spirito non domato” la ricerca del vero valore della vita, amata anche se piena di sofferenza.

Biografia …

Il 9 MARZO 1883 nasce UMBERTO SABA, importante poeta di inizio Novecento …

Umberto Saba nasce a Trieste il 9 marzo 1883 e vive una fanciullezza di contrasti familiari che segnano la sua personalità. Da giovane si reca a Firenze come scelta di adesione alla cultura italiana, ma rimane estraneo alle tendenze delle avanguardie letterarie del Novecento. Saba rimane legato alla tradizione classica della letteratura italiana e in contrasto con le forme poetiche “oscure” proclama la necessità di “chiarezza” che coinvolga subito il lettore nell’esposizione del poeta. Tutta la produzione poetica di Saba si concentra nel “Canzoniere” che man mano si arricchisce delle nuove composizioni. Nelle sue poesie egli mira a raccontare la realtà delle piccole  cose che danno sostanza all’esperienza di vita degli individui. Così egli descrive il suo amore per Trieste, esalta gli affetti familiari, coglie le umili gioie di ragazzi e di uomini che vivono con semplicità la loro esistenza umana. Emerge nel “Canzoniere” anche una propria esperienza di vita travagliata  che lo spinge a sottolineare il senso doloroso della vita. Affascinato dalla psicanalisi sente profondamente il legame drammatico di “amore e morte” quasi come destino inevitabile dell’esistenza umana. Si può pertanto dire che Saba guarda alla vita con istinto spontaneo, pronto ad accettarne tutti gli aspetti dai più gioiosi ai più drammatici. Egli muore a Gorizia il 25 agosto 1957.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Non è tutto oro quel che luccica

MODO DI DIRE
Fare il filo: Corteggiare: Fare la corte a qualcuno.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA