9 gennaio

Leggiamo …

Da “Un uomo finito” ecco “L’arco di trionfo” in cui GIOVANNI PAPINI descrive i suoi sogni di grandezza …

Da “Un uomo finito”:
L’arco di trionfo(1)

Io sono nato con la malattia della grandezza. Il mio primo ricordo è questo: avrò avuto forse otto forse nov’anni; stavo quasi sempre solo e leggevo spesso un libraccio di scuola pieno di grossolane figure e di scarabocchi violetti. Lì trovai un giorno la storia dell’incoronazione del Petrarca in Campidoglio e la lessi e rilessi. “Anch’io, anch’io…” dicevo tra me, senza neppure sapere precisamente perché la corona fu messa in capo al grassoccio poeta. Dal libro la tonda faccia mal disegnata del lamentoso sonettaio tutta chiusa nel cappuccio aureolato di fogliette aguzze come un fegatello pareva che sorridesse e m’incuorasse. Feci di tutto perché il babbo mi portasse al Vial de’ Colli. Quando fui lassù strappai dai bassi arbusti di una siepe un par di fronde sempre verdi. Non ero sicuro che fosse il famoso alloro ma non ci badavo. Tornato a casa mi rinchiusi in quella stanzina ch’era in fondo alla casa e dove stava la già ricordata libreria di truciolo. Là feci con quelle fronde una specie di corona e me la messi(2) in capo; mi buttai sulle spalle un gran cencio rosso e cominciai a girar lungo i muri cantando una lunga nenia, che a me pareva eroica e fremebonda, battendo solennemente sopra una cassa di legno col manico di un coltello. Mi pareva, a quel modo, di andarmene in gran pompa al Campidoglio e che quel rumore fosse l’accompagnamento necessario, forse il mugghio della moltitudine plaudente. Così feci, una bigia mattina d’inverno, il mio primo sposalizio con la gloria.

Note

  1. Presentazione autobiografica delle frustrazioni adolescenziali dell’autore, il quale essendo povero e sentendosi brutto e respinto da tutti, promette di reagire e di riuscire ad affermarsi.
  2. misi.

Biografia …

Il 9 GENNAIO 1881 nasce GIOVANNI PAPINI, acido e aggressivo critico dei suoi avversari …

Giovanni Papini nasce a Firenze il 9 gennaio 1881 e vive quel periodo effervescente di profondi cambiamenti culturali del primo Novecento. Profondamente convinto della necessità di svecchiare la cultura collabora con quasi tutte le riviste d’avanguardia di quegli anni, sempre mettendo in evidenza uno spirito di forte polemista, di aggressivo critico nei confronti anche di grandi autori affermati. Il fatto è che egli si sente fortemente scontento di sé e molto deluso nelle sue grandissime ambizioni di grandezza. Si avvicina alla tendenza futurista, dopo aver sentito il fascino di idee nazionaliste. Ma la vera svolta di Papini è la riscoperta della religione, in seguito alla quale scrive opere di riflessione morale (“Storia di Cristo” e “Sant’Agostino”). Il miglior Papini rimane, però, quello della dimensione autobiografica, come appare in “Un uomo finito”, nel quale ricostruisce una fanciullezza e un’adolescenza triste, dolorosa, a causa di una profonda sensazione di esclusione e di rifiuto, che lo spinge a criticare il mondo piccolo borghese in cui è nato e vissuto con sofferenza.
Papini muore a Firenze l’8 luglio 1956.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi mal semina mal raccoglie

MODO DI DIRE
Fare la nanna: Dormire.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA