8 marzo

Leggiamo …

Presentiamo un brano interessante da “Della educazione e della istruzione” di RAFFAELLO LAMBRUSCHINI …

Lambruschini è uno dei primi che si occupa di metodi pedagogici e deve costatare che i maestri non hanno molti punti di riferimento scientifici per sapere come operare. Egli mira con la sua opera a colmare tale vuoto e dà indicazioni molto precise su come agire nei confronti degli allievi soprattutto delle prime classi scolastiche. Nel brano proposto egli individua appunto l’aspetto più grave esistente in quel momento storico e cioè l’assenza di indicazioni molto chiare su come agire davanti ai vari casi che si presentano all’insegnante.

L’educazione si è venuta certamente spogliando d’alcuni gravi difetti ch’ella aveva anticamente; ma ne ha contratti di nuovi; e forse non meno dannosi; né meno spiacevoli. Così va: chi si è abbattuto(1) di uscire di strada a mano manca(2), torce a diritta e cammina e cammina e si trova fuori di strada dal lato opposto. Perciò non me ne meraviglio e non me ne sgomento. Ma quel che più merita d’esser notato, e che rallenta di più i veri progressi d’una retta educazione, è la mancanza di principi direttivi; l’incertezza nella quale gli educatori ondeggiano sopra un tenore(3) ben ordinato e costante di condotta verso i fanciulli; manca loro la coscienza sicura della giustezza e dell’opportunità di quello che fanno e di quello che dicono. Un naturale(4) un poco ribelle, un caso straordinario li coglie alla sprovvista; non sanno più a che rimedio appigliarsi; e s’abbandonano a quel partito che un propizio, ma cieco, buon senso suggerisce loro (e sono i pochi); o a quello (e sono i più) che consiglia loro l’impazienza, la noia, l’amor proprio ferito. L’indocilità(5) invece della sottomissione, la scioperaggine(6) e la mala grazia(7) invece dell’applicatezza(8) o delle composte maniere, il poco insomma o niuno avanzamento(9) del giovane, che vien dietro come inevitabile conseguenza a questi minuti(10) e inosservati ma pregiudizievoli sbagli dell’educatore…

Note

  1. imbattuto, trovato
  2. sinistra
  3. comportamento
  4. carattere
  5. spirito ribelle
  6. infingardaggine, tendenza all’ozio
  7. operare svogliatamente
  8. applicazione
  9. miglioramento
  10. piccoli.

Biografia …

L’8 MARZO 1873 muore RAFFAELLO LAMBRUSCHINI, importante pedagogista dell’Ottocento …

Raffaello Lambruschini nasce a Genova il 14 agosto 1788, fa i primi studi nella sua città e li prosegue a Livorno. Si reca Roma per dedicarsi agli studi di Teologia e per iniziare la sua vita ecclesiastica di sacerdote. Si interessa fin da giovane di problemi di pedagogia e in Toscana si appassiona ai problemi di coltivazione agricola avvicinandosi all’Accademia dei Georgofili. Entra in contatto con intellettuali cattolici che danno vita alla corrente politica del “Neoguelfismo” seguendo le idee di Vincenzo Gioberti. Partecipa egli stesso alla vita politica prima in Toscana e poi come deputato del Regno d’Italia. Lambruschini lega il suo nome agli studi di pedagogia e in questo campo scrive numerose opere molto interessanti: “Scritti politici e di istruzione pubblica” e “Scritti pedagogici”. Egli in pedagogia segue le idee di Ferrante Aporti e mira a dare all’istruzione di base una finalità sociale di aiuto ai più disagiati per educarli alla vita di comunità. In particolar modo egli teorizza la necessità di un complesso di attività di apprendimento e di svago che consenta all’allievo una equilibrata crescita. Tale impostazione ha lo scopo di creare molti interessi che spinga lo studente a molte conoscenze. La sua attività di parlamentare lo vede in prima linea nel proporre leggi di un allargamento dell’obbligo scolastico. Lambruschini muore a Firenze l’8 marzo 1873.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Impara l’arte e mettila da parte

MODO DI DIRE
Camminare come un gambero: Non fare progressi.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA