7 aprile

Leggiamo …

Da “Simultaneità e chimismi lirici” di ARDENGO SOFFICI proponiamo la poesia “Crocicchi” …

Il poeta descrive la vivacità della vita in un punto animato della città. Egli descrive le varie sensazioni di vista, udito, olfatto che la vita movimentata suscita in lui e che lo lasciano sorpreso, stordito ma anche soddisfatto perché questo è quel mondo che i futuristi hanno scoperto ed esaltato.

Dissolversi nella cipria dell’ordinotte(1).
Con l’improvviso clamore dell’elettricità, del gas, dell’acetilene e delle altre luci(2).
Fiorite nelle vetrine,
alle finestre e nell’aeroplano del firmamento(3)!
Le scarpe trascinano le goccioli di diamanti e d’oro(4) lungo i marciapiedi primaverili,
come le bocche e gli occhi
di tutte queste donne pazze d’isterie solitarie(5);
le automobili venute di pertutto(6);
le carrozze reali e i tramvai in uno squittio di uccelli mitragliati(7).
– Nous n’avons plus d’amour que puor nous-meme, enfin(8) -.
“E’ proibito parlare al manovratore “.
Oh, nuotare come un pesce innamorato che beve smeraldi
fra questa rete di profumi e di bengala(9)!

Note

  1. un’ora dopo il tramonto che spande un colore simile alla cipria
  2. l’improvviso sorgere delle varie luci
  3. l’aeroplano nel cielo che ha come sfondo il cielo
  4. gocciole d’acqua bianche e rosate
  5. le donne ferme lungo le vie
  6. da ogni dove
  7. il rumore metallico dei tram richiamano il verso degli uccelli ed anche il rumore secco degli spari di una mitragliatrice
  8. “noi non abbiamo più amore se non per noi stessi, infine”
  9. il poeta si sente circondato da rumori e profumi come un pesce circondato dall’acqua.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Attacca l’asino dove vuole il padrone

MODO DI DIRE
Senza indugio (o indugi): Subito, immediatamente.

Biografia …

Il 7 APRILE 1879 nasce ARDENGO SOFFICI, poeta e pittore dai numerosi interessi culturali …

Ardengo Soffici nasce a Rignano, vicino a Firenze, il 7 aprile 1879, molto giovane di reca a Parigi dove, appassionato di pittura, entra in contatto con le avanguardie artistiche europee. Conosce così direttamente anche i letterati del Simbolismo che influenzano le sue prime opere di poeta. Nel 1907 rientra in Italia e collabora con i redattori de “La Voce”, Prezzolini e Papini, e poi si entusiasma per il Futurismo. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale e alla sua conclusione aderisce al Fascismo. Soffici continua per numerosi anni la sua attività di letterato e di critico d’arte e muore a Vittoria Apuana, vicino a Lucca, il 19 agosto 1964. Soffici è un pittore pregevole che scrive anche interessanti opere di critica d’arte come “Cubismo  e Futurismo” (1914). La sua produzione poetica più significativa è quella del periodo futurista con le raccolte “Simultaneità e chimismi lirici” (1915) e “Marsia e Apollo” (1938). Di rilievo sono anche le sue opere in prosa: “Lemmonio Boreo” (1911) e “Passi tra le rovine” (1952). La poesia di Soffici si rifà all’esperienza del Futurismo e pertanto egli descrive gli oggetti in movimento, esalta le velocità, coglie gli effetti visivi di tanti elementi in contrasto, celebra la modernità della tecnologia e sorprende con le sue innovazioni di struttura poetica.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA