6 febbraio

Leggiamo …

In “Demetrio Pianelli” EMILIO DE MARCHI presenta il drammatico episodio del “Suicidio di Cesarino” …

Da “Demetrio Pianelli”:
Il suicidio di Cesarino

Il romanzo racconta le vicende di miseria e di desolazione di Demetrio, piccolo impiegato, che si impegna ad aiutare la cognata Beatrice, rimasta vedova dopo il suicidio del marito travolto dalla vergogna per aver rubato una somma in ufficio. Egli è innamorato della cognata, che però accetta la proposta di matrimonio di un cugino benestante e perciò continua la sua esistenza oscura e senza gioia.

Arabella(1) dormiva soavemente nel suo letto composto e bianco. I capelli di lino, scendevano sopra le piccole spalle che brillavano nella poca luce dell’alba. Il seno piccolo e commosso forse da un sogno palpitava della vita che si sogna a dodici anni. Le labbra semiaperte mandavano fuori un alito puro, misto al profumo delle carni intiepidite nelle coltri. Quel mondo cattivo e senza carità, che voleva oggi cacciare in prigione il padre, avrebbe fra non pochi anni sospinto colle stesse mani la figliuola al vizio e alla vergogna, giovandosi della sua fragilità morale. O che cosa può essere (pensa il mondo) la figlia di un ladro e di un falsario morto in prigione?… Si chinò sulla testolina della figliuola, lasciò che cadessero le ultime lacrime sopra i suoi capelli, l’adorò un ultimo istante, e risoluto, sempre con passo leggiero, andò in cucina, presso la cassa di legna. C’era un cassetto, frugò, rimestò un pezzo con le mani, scelse qualcosa, che osservò attraverso alla luce nascente della finestra, e passò davanti all’uscio di Beatrice(2). Ascoltò, essa dormiva col fiato pesante. Davanti a quell’uscio, mentre stava col pugno stretto, sentì come un coltello in mezzo al cuore… L’uscio che dava sul pianerottolo era rimasto aperto. Lo accostò senza fa rumore, e corse a precipizio su per la scaletta del solaio.

Note

  1. figlia di Cesarino
  2. moglie di Cesarino.

Biografia …

Il 6 FEBBRAIO 1901 muore EMILIO DE MARCHI, valido romanziere milanese …

Emilio De Marchi nasce a Milano il 31 luglio 1851, si laurea in Lettere e insegna nelle scuole cittadine, dedicandosi contemporaneamente alla scrittura di romanzi, che ottengono discreto successo. Dopo i moti popolari del 1898 si dedica ad attività umanitarie per sostenere le classi sociali in difficoltà economiche. Muore a Milano il 6 febbraio 1901. De Marchi subisce il fascino della Scapigliatura e del Verismo, ma il suo modello di scrittore rimane Manzoni. Dai suoi modelli deriva l’esigenza di raccontare in modo realistico le vicende dei suoi personaggi e pur essendo un fervente cattolico rende molto diversa dal Manzoni la sua impostazione narrativa. Descrive personaggi umili che non si battono per migliorare la loro condizione o per un ideale di giustizia, ma con sfiduciata rassegnazione vivono la loro esistenza di umiliati e vinti. Anche nella sua opera migliore, “Demetrio Pianelli”, i protagonisti subiscono i colpi di un destino di miseria e di sconfitta, dal quale si difendono solo opponendo la loro umile dignità umana, rimanendo sempre nell’ombra della loro mediocrità.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi dorme non piglia pesci

MODO DI DIRE
Essere sulle spine: Essere in ansia, in apprensione.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA