5 giugno

Leggiamo …

Presentiamo un brano interessante tratto da “Amici allo spiedo” di ANTONIO BALDINI …

In questa opera Baldini presenta con forte umorismo critico alcuni personaggi noti della cultura italiana. Nell’elenco vi sono nomi famosi come Bacchelli, Papini, De Chirico, Panzini. Sono amici ma da mettere allo “spiedo”, cioè arrostirli al fuoco della satira più feroce. Se ne sottolineano debolezze, errori, arroganza, eccessiva ambizione. Nel brano citato Baldini inizia la sua operazione di “rosolatura” ironizzando sulla eccessiva aggressività di Malaparte celebre per i suoi attacchi a tutti, sulla ridicola celebrazione di sé, sui vistosi limiti di storico. Da tutto il libro emerge una sottile ironia su personaggi noti e celebrati che però hanno anche limiti e gravi debolezze.

Dovendo descrivere di Curzio (Suckert) Malaparte1 sarebbe senza dubbio divertente pagarlo della stessa moneta con la quale egli cerca ogni volta, sbattendocela forte sul marmo, di comperare la nostra attenzione, e presentarlo ai lettori in figura proprio di quel fazioso castigamatti che lui finge d’essere, o come chi dicesse una specie di arruolatore di “baroni” alla Callot2, sempre sulle mosse di partire, a tracolla schioppi e tromboni, per qualche scapicollosa3 spedizione punitiva. Ma bisognerebbe allora fare le viste d’aver capito Suckert tutto al contrario e non essersi accorti d’aver invece a che fare con un arciletterato della più bell’acqua4. Non che noi qui si voglia negare ogni peso alle zuffe, ai duelli, ai processi, alle polemiche di questo turbolento scrittore che non riesce a stare in pace neanche col proprio nome5, o che si pensi di rifiutare senz’altro quei libri come l’”Europa vivente e l’Italia barbara”che hanno fatto a Suckert una fama di “pensatorone”6, ma insomma ci riserviamo di prender con lui tempo fintantoché bastonate e articoli di fondo, tesi storiche e programmi d’azione non gli siano divenuti tra mano altrettanti racconti sul tipo delle “Avventure d’un malcapitato di sventura”, o ballate e canti di marcia, o epigrammi e “mazarinades”7 sul tipo delle “Cantate dell’Arcitaliano”: perché solo a quel punto e non prima, ci sembra di potere avvertire l’accento di una tal coerenza e originalità malapartiana. Le teorie di Suckert le diamo insomma per quel che sono, dadi gettati sul tamburo, e le sue ricostruzioni storiche abbiamo avuto sempre paura che si tenessero in piedi solo a spari di mortaretti.

Note

  1. Curzio Malaparte è nome d’arte di Kurt Erich Suckert
  2. incisore del sec. XVII che descriveva scene di guerra
  3. precipitosa
  4. in senso ironico, letterato della migliore qualità
  5. riferimento al cambio del nome di Malaparte
  6. grande pensatore (con ironia)
  7. libretti politici contro il cardinale Mazzarino in Francia

Biografia …

Il 5 GIUGNO 1920 ANTONIO BALDINI pubblica “Umori di gioventù” …

Antonio Baldini nasce a Roma il 10 ottobre 1889 da nobile famiglia, fa studi liceali e si laurea in Lettere a Roma nel 1916. Fin da giovane inizia l’attività giornalistica e svolge anche il compito di inviato sul fronte di guerra. Nel 1919 insieme ad Emilio Cecchi, Vincenzo Cardarelli e Riccardo Bacchelli fonda la rivista”La Ronda” e collabora con numerose riviste e con il quotidiano “Corriere della Sera”. Importante la sua collaborazione con la “Nuova antologia” di cui diviene poi direttore. Nel 1939 diventa membro dell’Accademia d’Italia. Baldini già da giovane comincia la sua attività di scrittore e una data significativa diventa per lui il 5 giugno1920 quando pubblica una delle sue opere più importanti, “Umori di gioventù”. Tra le altre sue opere sono da segnalare “Michelaccio” (1924), “Amici allo spiedo” (1932) e “Italia del Bonincontro” (1940). Egli muore a Roma il 6 novembre 1962. Baldini è uno scrittore che ama descrivere con acuto senso dell’osservatore, ogni minimo particolare diventa per lui essenziale per capire una situazione complessiva. Ma sa anche cogliere alcune sfumature psicologiche che fanno capire al lettore la personalità degli individui descritti. Con uno stile agile ed efficace lascia al lettore sempre il gusto della lettura.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi è morso dalla serpe, teme la lucertola

MODO DI DIRE
Avere una pazienza da certosino: Essere molto pazienti.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA