3 giugno

Leggiamo …

Da “Poesie” di CARLO MICHELSTAEDTER  presentiamo l’affascinante poesia “Alba. Il canto del gallo” …

La poesia è un inno entusiasta alla vita che il poeta sente con maggior forza al momento del sorgere del sole e della ripresa delle attività degli uomini e della natura. Egli sente questa forza vitale anche nel ribollir del suo sangue quasi che il suo scorrere sia segno del fluire della vita

Salve, o vita! dal cielo illuminato
dai primi raggi del sorgente sole
all’azzurra campagna!
Salve, o vita! potenza misteriosa
fiume selvaggio, poderoso eterno,
ragione e forza a tutto l’universo,
salve o superba(1)!
Te nel silenzio gravido(2) di suoni
te nel piano profondo o palpitante
cui nuovi germi agitano il seno
te nel canto lontano degli uccelli
nel frusciar delle nascenti piante;
te nell’astro che sorge trionfante(3)
ed in fra muti sconsolati avelli(4)
sento vibrare.
E ribollir ti sento nel mio sangue
mentre il sole m’illumina la faccia
e dalle labbra mi prorompe5 il grido:
viva la vita!

Note

  1. riferito alla vita
  2. pieno
  3. il sole
  4. le tombe
  5. esce con forza

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
I soldi non fanno la felicità

MODO DI DIRE
Uscire dal guscio: Andarsene da casa.

Biografia …

Il 3 GIUGNO 1887 nasce CARLO MICHELSTAEDTER, complesso e tormentato poeta goriziano …

Carlo Raimondo Michelstaedter nasce a Gorizia il 3 giugno 1887 da una famiglia di origine ebraica, anche se questa tradizione religiosa non incide sulla sua formazione. Fa studi liceali che gli lasciano un profondo interesse per la filosofia greca antica. Si iscrive alla Facoltà di Matematica a Vienna, ma cambia subito progetto e nel 1905 si iscrive a Lettere a Firenze e vi rimane per quattro intensi anni di studio. Pur nella giovane età egli scrive numerose lettere, poesie ed anche opere che si possono considerare riflessioni filosofiche. Delle sue opere possiamo citare “Il dialogo della salute e altri dialoghi”, “Poesie” e “La persuasione e la Rettorica”, tutte pubblicate dopo la sua morte nel 1910. Michelstaedter vive drammaticamente la sua esistenza in un forte contrasto con il mondo che lo circonda e questa sua contraddizione interiore lo porta al suicidio il 17 ottobre 1910. Figura di intellettuale controversa egli soffre la condizione di disagio generale che esiste all’inizio del Novecento. Sostene che è impossibile avere relazioni di conoscenza con il mondo esterno e che l’individuo vive in una condizione di solitudine che solo marginalmente tale mondo può influenzare la sua sensibilità. Egli ama la vita che concepisce come esistenza singola che solo in sé può trovare giustificazione e sostegno.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA