3 aprile

Leggiamo …

Da “La tigre della Malesia” di EMILIO SALGARI proponiamo il brano “Il terribile uomo” …

Questo brano è l’inizio del romanzo e serve a descrivere i luoghi di svolgimento della vicenda e soprattutto a presentare il grande protagonista dell’opera. Nella descrizione fisica di Sandokan si nota subito la sottolineatura delle qualità fisiche e morali dell’uomo per far nascere subito nel lettore un profondo senso di ammirazione per l’eroe positivo e per farlo immedesimare nel racconto rendendolo ansioso sul suo destino nei momenti di pericolo.

La mezzanotte del 20 aprile 1847, un acquazzone diluviale, accompagnato da scrosci di folgore e da impetuosi soffi di vento, subissava la solitaria e selvaggia Mompracem, isola situata sulle coste occidentali di Borneo, e il cui nome bastava in quei tempi a spargere il terrore a cento leghe all’intorno. L’abitazione della Tigre della Malesia, posta come aquila su di una gran rupe tagliata a picco sul mare, a cinquecento passi dalle ultime capanne del villaggio di Gjehawem, quella notte, contro il solito, era illuminata. Dai vetri colorati di una stanza a pianterreno, uscivano getti di luce rossigna, che rischiaravano fantasticamente le asperità delle rocce e le trincee e le gabbionate sparse all’esterno…In quella sala su di una poltrona, colla testa fra le mani, come di chi medita, se ne stava Sandokan, il sanguinario capo dei pirati di Mompracem. Quest’uomo, meglio conosciuto sotto il nome di Tigre della Malesia, che da dieci anni insanguinava le coste del mar malese, poteva avere trentadue o trentaquattro anni. Era alto di statura, ben fatto, con  muscoli forti come se fili d’acciaio vi fossero stati intrecciati,  dai lineamenti energici, l’anima inaccessibile a ogni paura, agile come una scimmia, feroce come la tigre delle jungla malesi, generoso e coraggioso come il leone dei deserti africani. Aveva una faccia leggermente abbronzata e di una bellezza incomparabile, resa truce da una barba nera, con una fronte ampia, incorniciata da fuligginosi e ricciuti capelli che gli cadevano con pittoresco disordine sulle robuste spalle…Da dove mai era uscito questo terribile uomo, che alla testa di duecento tigrotti, non meno intrepidi di lui, aveva saputo, in poco volger d’anni, farsi una fama sì funesta? Nessuno lo avrebbe potuto dire. I suoi fidi stessi lo ignoravano, come ignoravano pure chi egli fosse.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
A tavola non si invecchia

MODO DI DIRE
Buttare al vento: Sprecare, sciupare.

Biografia …

Il 3 APRILE 1897 EMILIO SALGARI riceve il titolo di “Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia” …

Emilio Salgari nasce a Verona il 21 agosto 1862, studia al “Regio Istituto Tecnico e Nautico” di Venezia e nel 1881 inizia ala sua attività di giornalista. Nel 1883 comincia a scrivere romanzi d’avventura che gli danno subito fama. Dopo il matrimonio si trasferisce in Piemonte, per un breve periodo risiede a Genova e poi torna a Torino dove stabilisce la sua residenza definitiva. Salgari è il più famoso autore di romanzi d’avventura destinati ai ragazzi. Tutte le sue opere narrano di vicende ambientate in paesi esotici che egli descrive ricorrendo alla sua vivace fantasia. Egli infatti vive sempre in Italia facendo una vita sedentaria. Le sue opere si dividono per tematiche: i pirati della Malesia, le avventure dei corsari, le vicende del West e il ciclo storico antico. Salgari scrive anche romanzi ambientati nel futuro ed anticipa quindi la moderna fantascienza. E’ così grande il suo successo che il 3 aprile1897 riceve il titolo di “Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia”. Salgari segue gli schemi tradizionali dei romanzi d’avventura e divide i personaggi in “buoni” e “cattivi”, che alla fine vanno incontro alla sconfitta. Gli eroi si battono per la giustizia e contro le prepotenze. Spesso i suoi eroi sono indigeni che combattono contro i bianchi colonialisti o fuorilegge generosi che diventano tali per la malvagità degli altri. Le sue opere più famose sono: “La tigre della Malesia” (1883), “Il Corsaro Nero” (1898), “Cartagine in fiamme” (1908) e “La scotennatrice” (1909). Salgari muore a Torino il 25 aprile 1911.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA