2 settembre

Leggiamo …

Da “Tristi amori” di GIUSEPPE GIACOSA presentiamo l’ultima scena della patetica vicenda …

In questa ultima scena del dramma Tristi amori, due coniugi protagonisti decidono di continuare a vivere insieme, nonostante il sentimento tra loro non esista più e, in nome del futuro della figlia accettano una vita grigia, abitudinaria e senza affetto.

Da Tristi amori
Scena ultima

Gemma Ah ci sei! (Corre dalla mamma)
Emma Oh Gemma, Gemma! Sì, ci sono! Credevi di non trovarmi!…(Prendendola in braccio).
Giulio (entra ed osserva)
Emma (seguitando) Ti avevano detto che non mi avresti più trovata? No, bimba mia, no: non sono andata via, no, cara, non sono andata. Sono qui. La tua mamma sta qui sempre, sempre, sempre con te. Cara la mia bimba! Con te! Ha il viso freddo, poverina! qui, che te lo scaldi! Qui! fa freddo eh, fuori! Gemma! Gemma! (Si accorge di Giulio, depone la bambina e scatta in piedi) Ah!
Giulio Perché deponi la bambina? Gemma, va’ di là un momento, eh?…un momentino! (Gemma va via. A Emma) Non sei andata via…Hai fatto bene. C’è la bambina! Capisci che non perdono.
C’è la memoria che non si può distruggere. Ho creduto che tu andassi: e non te lo avrei impedito! Ma così potrò far meglio la parte mia, che è di procacciare uno stato (1) a Gemma.
Se un giorno sarà ricca, potrà forse sposare un uomo che non sia costretto a dare tutto il suo tempo al lavoro, e chi sa…che non le riesca più facile essere un’onesta donna. Noi siamo due associati in un’opera utile, e sarà così per tutta la vita. Queste cose non finiscono…si trascinano disperatamente. Ora chiama Gemma, e quando sarò pronto, chiamerai anche me. Io vado nello studio. Il mio posto è là! (Si avvia allo studio. Emma rimane immobile).

Note

  1. Una sicurezza economica e sociale che dia tranquillità.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi domanda non fa errori: Prendendo informazioni e chiedendo consigli si evitano errori.

MODO DI DIRE
Uscire dal mazzo: Distinguersi.

NUOVA PAROLA
mallopposo: ingombrante, pesante, inutilmente voluminoso

Biografia …

Il 2 SETTEMBRE 1906 muore GIUSEPPE GIACOSA, famoso commediografo e librettista …

Giuseppe Giacosa nasce a Ivrea il 21 ottobre 1847 e fin da giovane si dedica alla scrittura di opere teatrali, la prima delle quali è un dramma in versi, Una partita a scacchi (1873). Scrive anche opere di narrativa descrivendo ambienti popolani e tradizioni regionali della Val d’Aosta. Tra le sue opere teatrali più famose sono da segnalare Tristi amori (1887) e Come le foglie (1900). Egli è anche l’autore del libretto di tre opere di Puccini: La Bohème, Tosca e Madama Butterfly. Muore il 2 settembre 1906. Giacosa descrive molto bene le ambizioni, gli interessi economici, la ricerca di tranquillità familiare, le ipocrisie della borghesia ricca, ma inquieta perché il mondo che la circonda sta cambiando.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA