2 aprile

Leggiamo …

Da “La reina di Scotia” di PIETRO DELLA VALLE il brano “Un’effimera speranza” …

Maria Stuarda si trova in prigione in attesa della condanna a morte circondata dalle sue ancelle. Arriva la notizia che il figlio Giacomo sta per arrivare con un esercito per liberare la madre e allora il coro delle ancelle si abbandona alla speranza della liberazione e del ritorno all’amata patria.

Coro:
Dolci campi di Scozia e piagge care
de la mia patria amata,
con presagio soave e con la speme
d’anima saggia accorta(1),
cui raro falle antivedenza vera(2),
anch’io vedervi spero…
Torneranno le perle
a le neglette mie squallide chiome(3),
e variando vesta,
or candido ornerammi,
or verde, or giallo, or perso(4),
or purpureo colore.
Seguirò vaga la reina mia
ai sacri tempi, ai vaporati altari
di caro arabo odore(5);
e vedrò in ampia e frequentata via
chi m’inchini e m’onori(6).

Note

  1. riferimento alla saggezza della più anziana delle ancelle
  2. essa non sbaglia mai le sue predizioni
  3. le ancelle torneranno a ornare i loro capelli
  4. colore rosso cupo
  5. altari avvolti dal fumo degli incensi
  6. le ancelle saranno di nuovo ammirate.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chi tace acconsente

MODO DI DIRE
Guardare con la coda nell’occhio: Guardare di nascosto, senza farsi notare.

Biografia …

Il 2 APRILE 1586 nasce PIETRO DELLA VALLE, autorevole drammaturgo del Seicento …

Federigo Pietro Della Valle nasce ad Asti il 2 aprile 1568 e vive a lungo alla corte del Duca Carlo Emanuele I di Savoia e poi si trasferisce presso i Governatori Spagnoli di Milano. Egli è un fervente sostenitore degli Spagnoli in Italia e come tale tesse spesso l’elogio del loro governo sulla Penisola. Della Valle è il più significativo autore di tragedie nella Letteratura Italiana prima di Vittorio Alfieri. Per molto tempo rimane dimenticato e se ne scopre il valore letterario per merito di Benedetto Croce che fa un grande elogio della sua produzione tragica. Della Valle ha un profondo senso religioso che emerge con evidenza dalle sue tre tragedie: “Judit”, “Ester” e “La Reina di Scotia”. Nelle prime due sottolinea il coraggio delle due eroine che ispirate da Dio agiscono per la salvezza del popolo ebraico. Nella terza egli esalta il “martirio” di Maria Stuarda, regina cattolica di Scozia, condannata a morte dall’anglicana Elisabetta I, regina d’Inghilterra. Della Valle manifesta un profondo pessimismo sulla vita dell’uomo segnata dalla sofferenza. Egli sottolinea l’abissale lontananza tra la grandezza di Dio e la misera condizione dell’uomo. La fede in Dio solo in parte attenua questo senso di desolazione che avvolge la vita umana. Della Valle muore a Milano il 7 marzo 1628.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA