1 maggio

Leggiamo …

Da “Fontamara” di IGNAZIO SILONE ecco il significativo brano contenuto nella Prefazione …

Fontamara è un paese inventato dall’autore, che vuole essere una specie di esempio di tante situazioni vissute in molte parti del Meridione. Lo stesso nome indica un qualcosa di angoscioso, di condizione strana e difficile da vivere. In questa prefazione l’autore vuole precisare questa circostanza e sottolineare che se il nome del paese è inventato non sono fantasie i fatti gravi che racconta perché essi si verificano nella realtà della grave miseria in cui vivono i contadini del Meridione. E il romanzo più che una testimonianza vuole essere una denuncia di tale miseria.

Gli strani fatti che sto per raccontare si svolsero nel corso di un’estate a Fontamara. Ho dato questo nome ad un antico o oscuro luogo di contadini poveri situato nella Marsica, a settentrione del prosciugato lago del Fucino, nell’interno di una valle, a mezza costa tra le colline e la montagna. In seguito ho risaputo che il medesimo nome, in alcuni casi con piccole varianti, apparteneva già ad altri abitati dell’Italia meridionale, e, fatto più grave, ho appurato che gli stessi strani avvenimenti in questo libro con fedeltà raccontati, sono accaduti in più luoghi, seppure non nella stessa epoca e sequenza. A me però è sembrato che queste non fossero ragioni valevoli perché la verità venisse sottaciuta. Anche certi nomi di persone, come Maria Francesco Giovanni Lucia Antonio e tanti altri, sono assai frequenti; e sono comuni ad ognuno i fatti veramente importanti della vita: il nascere, l’amare , il soffrire, il morire; ma non per questo gli uomini si stancano di raccontarseli. Fontamara somiglia dunque. per molti lati, a ogni villaggio meridionale il quale sia un po’ fuori di mano, tra il piano e la montagna, fuori delle vie del traffico, quindi un po’ più arretrato e misero e abbandonato degli altri.

Biografia …

Il 1° MAGGIO 1900 nasce a PESCINA, Ignazio Silone, scrittore dalla complessa esperienza ideologica …

Complessa è la vicenda umana e artistica di Ignazio Silone, caratterizzata da forti passioni politiche, ripensamenti, mutamenti di prospettive ideologiche e di stile letterario. Egli nasce a Pescina, vicino a L’Aquila, il 1° maggio 1900 ed è tra i fondatori del Partito Comunista Italiano nel 1921, ma nel 1930 abbandona il partito per divergenze ideologiche e per contrasto al Fascismo emigra in Svizzera fino al 1945. Nel dopoguerra partecipa alla Costituente, ma ben presto rinuncia alla politica per dedicarsi esclusivamente alla letteratura. Muore a Ginevra il 22 agosto 1978. Silone fin da giovane sente il bisogno di maggiore giustizia sociale e le sue scelte politiche nascono proprio da queste esigenze, ma, insofferente ad ogni autoritarismo, cambia atteggiamento, rifiuta la politica e si rifugia in una idea di cristianesimo originario. Il suo capolavoro “Fontamara” è l’opera prima, nella quale denuncia i soprusi dei proprietari terrieri sui “cafoni” ignoranti. Nei successivi romanzi, come “Pane e vino” (1936), “Il segreto di Luca” (1956), predilige vicende sentimentali nelle quali emerge una costante ricerca di coerenza morale e di dignità umana.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
A casa dei poltroni è sempre festa

MODO DI DIRE
Venire al dunque: Centrare l’attenzione sul punto essenziale.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA