1 gennaio

Leggiamo …

Da “Il trionfo di Bacco e Arianna” di LORENZO DEI MEDICI alcuni versi che invitano alla vita spensierata …

Da “Trionfo di Bacco e Arianna”:

Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia(1)?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi(2);
oggi sian, giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine e maschi;
ogni tristo pensier caschi:
faccian festa tuttavia(3).
…..
Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò ch’ha a esser, convien sia(4).
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Note

  1. Non si prova piacere se si ha sempre sete
  2. nessuno faccia affidamento sul domani
  3. tutti senza distinzione siano lieti e facciano festa
  4. ciò che deve accadere è necessario che accada.

Biografia …

Il 1° GENNAIO 1449 nasce LORENZO DEI MEDICI, detto il Magnifico per le sue grandi doti …

Lorenzo dei Medici, soprannominato il Magnifico per la sua grandezza storica ed umana, nasce a Firenze il 1° gennaio 1449, da Piero, Signore della città. Nel 1469, alla morte del padre, insieme al fratello Giuliano, governa la città e dopo l’assassinio del fratello, nel 1478, rimane unico Signore di Firenze. Assume un ruolo fondamentale nella storia d’Italia di quegli anni perché con la sua influenza riesce a garantire la pace tra i vari stati della Penisola. Possiede una cultura classica d’alto livello, si circonda di grandi artisti e diventa promotore di grandi iniziative culturali. Muore giovane l’8 aprile 1492. Lorenzo manifesta vasti interessi e si mostra letterato molto valido. Compone numerose rime  ed alcune opere in volgare. Egli dà il meglio di sé nella composizione di canti carnascialeschi, poesie semplici e popolari che vengono recitate durante le feste del Carnevale. Nelle sue composizioni sono significative le descrizioni del paesaggio, il canto di una vita spensierata e ricca d’amore, l’esaltazione della giovinezza, ma emerge di tanto in tanto il rimpianto per la brevità della vita e la tristezza per l’ineluttabile destino di morte. Tra le sue opere citiamo “Nencia del Barberino” (1473) e “Canti carnascialeschi” (1490).

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Non si fanno frittate senza rompere le uova

MODO DI DIRE
Avere il latte alle ginocchia: Annoiarsi.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA