Il Duomo di Bergamo è la chiesa più importante della città e porta la dedica a Sant’Alessandro, patrono cittadino. La costruzione ha una storia complessa che abbraccia diversi secoli. Sul luogo esisteva una precedente chiesa paleocristiana dedicata a San Vincenzo. A metà del Quattrocento il Vescovo Giovanni Barozzi decide di costruire una nuova chiesa ed affida l’incarico all’architetto Filarete. Questi disegna un progetto a navata unica a croce latina con tre cappelle circolari per ogni lato e cupola ottagonale. I lavori iniziano nel 1459 ma dopo vent’anni i lavori si interrompono per la morte del Filarete e per quasi trent’anni rimangono fermi. Solo nel secolo successivo essi riprendono e nel 1689 l’architetto Carlo Fontana apporta delle modifiche al progetto originario perché allunga l’abside. Infine l’edificio si completa nel 1693. Alle origini la chiesa si dedica ancora a San Vincenzo, ma quando nel 1561 si abbatte la Chiesa di Sant’Alessandro per la costruzione delle mura veneziane, essa si dedica al patrono della città. La facciata del Duomo si trova attaccata al Palazzo della Ragione e sul davanti ha una piccola loggia con tre archi. In alto si nota la struttura a capanna con un’ampia finestra e una statua di Sant’Alessandro. L’interno ha un’unica navata, profonda abside e l’ambiente riceve una intensa luce dalla cupola. Nelle cappelle laterali vi sono varie opere tra le quali spicca una Madonna col Bambino di Giovan Battista Moroni.

Visitiamo un museo …

A Varese, in LOMBARDIA, visitiamo il Museo Tattile …

Il Museo Tattile di Varese è un luogo in cui si vuole valorizzare il senso del tatto degli adulti e soprattutto dei bambini. Come è noto i bambini usano molto i loro sensi per imparare a conoscere la realtà fisica intorno. Spesso però gli adulti impediscono questa fondamentale forma di conoscenza. In questo museo essi possono toccare tutto e prendere contatto con i vari materiali. Vi sono modelli di costruzioni in vari materiali, vie d’acqua con relativi mulini. I bambini possono anche esprimere pareri su vari odori. Insomma una visita di museo che si trasforma in una lezione didattica.