23 ottobre

Scopriamo un’opera d’arte …

Per un salto nel passato, visitiamo il Palazzo di caccia a Stupinigi, in PIEMONTE…

I principi di Savoia, signori di Torino, erano grandi appassionati di caccia. Le campagne e i boschi che circondavano l’antico castello di Stupinigi erano meta di frequenti spedizioni del sovrano e della sua corte. Nel Settecento Vittorio Amedeo II affida all’architetto di corte Filippo Juvarra il compito di trasformare il castello in un’elegante residenza di campagna, utilizzabile in alternativa alla reggia di Venaria o al castello di Moncalieri per feste o ricevimenti importanti. La residenza è collegata a Torino da un lungo viale rettilineo fiancheggiato da alberi, che arriva fin dentro il cortile ottagonale su cui si affacciano gli edifici di servizio. Sul fondo del cortile c’è il palazzo che ha una pianta originale: al centro c’è un grande salone ovale a due piani con un’elegante balconata, dove si svolgeva la vita di società; dal salone partono quattro bracci che ospitano gli appartamenti reali e quelli degli ospiti. Per le raffinate decorazioni, in stile Rococò e spesso legate al tema della caccia, sono stati usati materiali pregiati come stucchi dorati, porcellane, specchi e marmi.