La statua in bronzo Perseo con la testa di Medusa, chiamata anche Perseo di Cellini, è un’opera realizzata da Benvenuto Cellini nel 1554. In realtà l’opera di completa in un periodo più lungo per la difficoltà di lavoro, ma essa diventa uno dei capolavori dell’autore ed oggi si trova esposta nella Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria a Firenze. La statua si trova su un piedistallo nelle cui loggette si trovano dei bronzetti, copie degli originali conservati nel Museo del Bargello. Perseo poggia i piedi sul corpo decapitato della Medusa, nella mano sinistra tiene la testa tagliata e con la mano destra impugna la spada. L’eroe guarda verso il basso quasi a mostrare all’osservatore l’orgoglio della grande impresa compiuta. Il corpo di Perseo poggia sulla sola gamba destra e la sinistra rimane piegata ad indicare il momento di rilassamento dopo lo sforzo dell’impresa. L’opera è un grande esempio di arte manieristica: le dimensioni colossali della statua e la struttura possente del fisico dell’eroe vogliono seguire l’esempio delle grandi forme dei corpi delle opere di Michelangelo. Cellini nel realizzare l’opera si distacca dalla tecnica antica di fondere separatamente le varie parti e si limita alla fusione separata solo del corpo della Medusa e della sua testa. Il committente dell’opera è il Granduca Cosimo I, il quale vuole esaltare il suo potere dopo l’esperienza passata segnata da molte discordie civili.

Visitiamo un museo …

In TOSCANA, ad Orbetello, visitiamo la Polveriera Guzman …

La Polveriera Guzman è una struttura costruita dagli Spagnoli nel 1692 come deposito di polvere da sparo e di armi. E’ un grande esempio di struttura militare ed è il luogo dove Garibaldi si rifornisce di armi nella sua spedizione dei Mille. Oggi questa polveriera è sede del Museo Archeologico che raccoglie i reperti di tombe etrusche raccolte nel territorio e nella zona di Talamone. Vi sono molti esemplari di monili, di utensili di pietra e di arredi funerari. Vi è anche una esposizione di armi e di strumenti agricoli che completano in modo interessante l’insieme della struttura museale.