La Chiesa di Sant’Antonio dei Portoghesi si trova a Roma in Campo Marzio ed è la Chiesa della Comunità Portoghese nella città. La chiesa si costruisce nel 1445 per volontà del Cardinale portoghese Antonio Martinez de Chaves nel punto di un ospizio di pellegrini portoghesi. La chiesa e l’ospizio ottengono la tutela dell’Ambasciatore Portoghese e verso la fine del Cinquecento si decide di ampliare la Chiesa perché ormai troppo piccola perle funzioni religiose e per i cittadini portoghesi in visita a Roma. L’architetto Martino Longhi il Giovane propone un progetto di ampliamento, i lavori cominciano nel 1638 e si concludono nel 1657. Solo in seguito si realizzano la cupola e l’abside. La facciata presenta una struttura tipicamente barocca solenne e ricca di fregi. Anche all’interno prevale la sensazione di sontuosa solennità nonostante le piccole dimensioni dell’edificio. Sono interessanti le opere artistiche che vi si trovano come i dipinti di Antonio Concioli Natività e l’Adorazione dei Magi, e soprattutto il Monumento De Souza  di Antonio Canova. Una circostanza molto particolare è la realizzazione della Cappella di San Giovanni Battista realizzata per volontà del re Giovanni V del Portogallo tra il 1742 e il 1747, ricca di oro di ornamenti in marmo raro e prezioso. Essa però poco dopo si smonta e si trasferisce a Lisbona nella Chiesa di San Rocco, dove si trova ancora oggi.

Visitiamo un museo …

Nel LAZIO, a Sermoneta, visitiamo il Museo della Ceramica …

Il Museo della ceramica di Sermoneta si trova in tre sale del Palazzo Caetani e mette in mostra i reperti archeologici dall’epoca preistorica fino all’Ottocento. I reperti sono soprattutto oggetti in ceramica e danno una chiara idea dell’evoluzione nel tempo d questo genere di lavorazione. Essi derivano sa scavi archeologici del territorio, da donazioni di alcuni musei del Lazio e da doni di privati interessati alla creazione di questo centro di cultura. I vari pezzi sono esempi di lavorazione di centri famosi come Deruta e Faenza e spesso sono oggetti di vita quotidiana come vasi, piatti, piccole statue.