13 ottobre
Scopriamo un’opera d’arte …
Dopo una passeggiata sul mare, entrate nel Castel dell’Ovo di NAPOLI per non perdervi un meraviglioso panorama…
Castel dell’Ovo è costruito sull’isolotto di Megaride, un luogo ricco di leggende e storia. Due sono le leggende. La prima è antichissima e narra che le correnti marine depositano sull’isola il corpo di Partenope, la bellissima sirena morta di dolore per non essere riuscita a legare a sé Ulisse. La seconda spiega il nome del castello. Un mago avrebbe nascosto nei sotterranei del castello un uovo incantato chiuso in una gabbia di ferro. Il castello e la città sarebbero stati protetti da ogni male finché l’uovo fosse rimasto intatto. La storia dice che su quell’isolotto sono vissuti gli antichi greci e poi i romani e che il castello originario è normanno. Nel corso dei secoli l’edificio ha subito danni ed è stato ricostruito più volte. Il castello attuale, che si ammira passeggiando sul lungomare della città, corrisponde a quello voluto dai re di Napoli nel Cinquecento. Una visita all’interno farà scoprire le tracce di una lunga e complicata storia: i dormitori dei monaci scavati nella roccia, affreschi antichi quasi illeggibili, il Carcere della Regina Giovanna, famosa per imprigionare e uccidere i suoi pretendenti e infine gli ampi terrazzi per godere di una bellissima vista sul golfo, con i cannoni spagnoli puntati verso la città.
Visitiamo un museo …
Merita una visita il particolare Museo Nazionale delle Arti Naïf
L’arte naïf è un modo di dipingere praticato da pittori non professionisti dotati di una semplice tecnica sia nel disegno che nella stesura del colore.
Il tema dei dipinti è una realtà magica e quasi finta rappresentata con ingenuità, colori vivaci e paesaggi quasi irreali. In Italia, l’arte naïf ha avuto molte espressioni anche nella scultura del legno o nei lavori di cucito. Nel XX secolo, il suo più importante rappresentante è stato Antonio Ligabue, con quadri caratterizzati da una natura selvaggia e violenta.
Nel 1968 viene fondato a Luzzara il primo e unico Museo Nazionale Naïf, fortemente voluto da Cesare Zavattini, un collezionista che fin da subito aveva capito l’importanza di questa nuova arte moderna, raccogliendo oltre 500 opere pittoriche.