13 maggio

Scopriamo un’opera d’arte …

Degne di nota sono le Storie di S.Orsola, dipinte da Vittore Carpaccio nel 1490 e custodite a Venezia, in VENETO …

Le Storie di Sant’Orsolaè un ciclo di dipinti realizzati tra il 1490 e il 1495 da Vittore Carpaccio per la Scuola di Sant’Orsola a Venezia ed oggi custoditi alle Gallerie dell’Accademia della città. Il pittore realizza i dipinti con la tecnica dei teleri, cioè con la stesura di teli incollati alla parete per potere realizzare il dipinto ad olio che garantiva una migliore conservazione dell’opera. Questa tecnica si comincia ad usare a Venezia dove il clima umido della città metteva a rischio gli affreschi tradizionali. I finanziatori dell’opera sono i nobili della famiglia Loredan che danno incarico ad uno sconosciuto giovane pittore, Vittore Carpaccio, che in pochi anni realizza il ciclo dei nove teleri. La vicenda di Sant’Orsola vedeva protagonista la giovane figlia del re cristiano di Bretagna che viene chiesta sposa dal re pagano Etereo. Orsola accetta a condizione che il promesso sposo si converta al Cristianesimo e faccia con lei un pellegrinaggio a Roma. Nel viaggio di ritorno da Roma a Colonia la ragazza e tante sue compagne vengono uccise dal re unno Attila. Carpaccio di tutta la vicenda sceglie i momenti di scena di massa e con grande abilità riesce a creare un’atmosfera di mito. Le   scene più famose sono Arrivo degli ambasciatori, Incontro dei fidanzati e partenza dei pellegrini, Martirio dei pellegrini e Apoteosi di Sant’Orsola. Carpaccio dimostra una rapida maturazione perché tra i primi dipinti ei successivi si nota una padronanza pittorica sorprendente.

Visitiamo un museo …

In VENETO troviamo il ricco Museo Civico Giacomelli di Montagnana …

Il Museo Civico di Montagnana trova sede nel castello di San Zeno fatto costruire nel 1242 da Ezzellino III da Romano e ampliato nei secoli successivi. Il Museo si divide nella Sezione Archeologica e nella Sezione Medievale e Moderna. La Sezione Archeologica contiene reperti preistorici e in particolare selci che avevano vari usi, come per esempio una pietra-pugnale. Seguono poi oggetti riferiti all’età del bronzo. Si arriva poi all’esposizione di reperti di età romana, soprattutto gli arredi funerari della Gens Vassidia. Di questa famiglia vi sono diverse iscrizioni che ci danno notizie preziose sui componenti la famiglia, i loro titoli e le loro imprese. Numerosi gli oggetti di uso quotidiano: spilloni, anelli, coltelli, bottiglie, bicchieri e piatti.

Visitiamo un museo particolare …

In VENETO, a Vittorio Veneto, visitiamo il museo del baco da seta …

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