10 maggio

Scopriamo un’opera d’arte …

In EMILIA-ROMAGNA, precisamente a Ferrara, possiamo conoscere la pittura moderna di Achille Funi, qui nel Ritratto della Sorella…

Ritratto della sorellaè un dipinto ad olio su tavola di dimensioni 50×40 eseguito nel 1921da Achille Funi e custodito nel Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. Funi si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e nel 1910 aderisce subito al Movimento Futurista del quale accetta il progetto di esaltare la figura in movimento e il dinamismo delle forme. Finita la guerra rifiuta il Secondo Futurismo che ha preso un chiaro indirizzo politico e fonda con altri artisti Novecento, che propone una riscoperta del classicismo con il ritorno all’ordine. Questo classicismo non è la riproduzione dell’arte dei secoli passati, ma la lezione dei grandi pittori del passato si applica secondo le esperienze del primo Novecento. In particolare si ricorre alla rivalutazione della figura umana. Funi esegue diversi ritratti della sorella Margherita ma forse il più significativo è quello già indicato del 1921. I riferimenti alla ritrattistica del Quattrocento e del Cinquecento sono evidenti, in particolare  alla Gioconda di Leonardo. Lo sfondo scuro, il viso della donna girato, l’ampia scollatura e le mani in primo piano sono elementi significativi di una meditazione moderna dell’arte classica del passato. L’aspetto nuovo del dipinto di Funi è l’atteggiamento dimesso e il vestito semplice e per niente ricercato del personaggio dipinto. Questa innovazione riesce quindi a creare un rapporto innovativo tra la citazione colta e il contesto quotidiano.

Visitiamo un museo …

Per un tuffo nel passato, visitate il Museo del Castello di Fontanellato in EMILIA-ROMAGNA …

Il Museo del Castello di Fontanellato mette in mostra i preziosi interni della Rocca. Nei vari ambienti si possono ammirare gli affreschi, gli arredi, i quadri, gli arazzi: elementi tutti di grande valore artistico. Nella Sala delle Armi ad esempio sono in esposizione armi dal Cinquecento all’Ottocento e un forziere in ferro del secolo XVI. Si vede anche un clavicembalo pitturato del Settecento e nella Galleria degli Antenatisono esposti i ritratti della Famiglia Sanvitale. L’opera d’arte più importante del Castello è l’affresco Diana e Atteone di Francesco Mazzola, detto il Parmigianino, eseguito negli anni 1523-1524 e che riproduce il racconto del mito descritto da Ovidio nelle Metamorfosi.

Visitiamo un museo particolare …

A Spilamberto, in EMILIA-ROMAGNA, visitiamo il museo del Balsamico Tradizionale di Modena…

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